Aliza
Rothman, una sopravvissuta da Auschwitz (90 anni), tra sua figlia Sarah (70
anni), la nipote Anat (51 anni) e la bisnipote Idilly (25 anni), tiene in
braccio il trisnipote neonato Moriel, di 3 mesi.
Guardando la foto, ha detto: “Ecco la mia vendetta sui nazisti”
Guardando la foto, ha detto: “Ecco la mia vendetta sui nazisti”
A
distanza di poco temo dal Giorno della memoria, quest’anno ne voglio parlare in
modo diverso, e forse antipatico.
Sono
un po’ stufo di tutta l’insopportabile retorica e falsità di cui è stata
rivestita questa giornata: troppi sono quelli che, troppo spesso, dichiarano di
volere bene agli ebrei morti, mentre
fino al giorno prima (e pronti a ricominciare il giorno dopo) dicono tutto il
male possibile degli ebrei vivi.
Per
carità nessun antisemitismo! si tratta solo di prendersela con i sionisti e gli
israeliani, è solo innocuo antisionismo, legittima critica di un governo israeliano!
A
parte che questi signori hanno sempre da criticare l’attuale governo israeliano, quale che esso sia (destra o sinistra
nulla cambia), sarà bene che questi stessi signori, pacifinti e complottardi di vario
genere e schieramento politico, si rendano ben conto che Israele e gli ebrei
(gli ebrei, non i Naturei Kartà tanto graditi agli Ahmadinejead e associati) non
si faranno fregare mai più dalle belle parole di nessuno, e in particolare dei finti amici di una giornata.
Pregherei
questi signori (lo so, non sono nessuno, non conto niente, e la mia preghiera
non verrà ascoltata) di astenersi dal partecipare a questa giornata, per
evitare di renderla un festival della menzogna, e rinchiudersi nelle loro case
a meditare, a non farci più sentire (come mi è capitato ad una celebrazione ufficiale) che i palestinesi sono i
nuovi ebrei di oggi, implicitamente dicendo che gli ebrei e Israele sono i
nuovi nazisti.
Gli
ebrei di oggi sono gli stessi di 70 anni fa, epoca della Shoah; di 1000 anni
fa, gli sterminati dalle crociate; di 2000 anni fa, gli oppressi dai Romani; di
3000 anni fa, del Regno di Israele; di 4000 anni fa, della schiavitù e della
liberazione dall’Egitto.
Belli
e brutti, buoni e cattivi, liberi o oppressi, e non vogliono sentirsi dire
quanto sono bravi da morti.
Gli
ebrei e Israele hanno detto, dicono e diranno “Masada non cadrà mai più”.
Gli
ebrei e Israele hanno detto, dicono e diranno “Hitler non hai vinto”.
Sappiamo
bene, ce lo dice la Torah, che in ogni generazione ci saranno uno o più Amalek
che cercheranno di distruggere Israele, uno o più Faraone che tenteranno di
ridurre in schiavitù gli ebrei; ma sappiamo ancora meglio che HaShem ha
promesso che non vinceranno, o che la loro vittoria sarà temporanea e volta in
sconfitta, e questo avverrà finché non venga Mashiach, presto e ai nostri
giorni.
È questo il senso della foto in apertura
di questo post,
ricordiamolo, ricordatelo:
AM
YISRAEL CHAI!
עַם
יִשְרָאֵל חַי
Il
popolo di Israele vive!
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