In occasione della Giornata della Memoria per le Vittime della Shoah, le associazioni Antigone e Italia-Israele Reggio Calabria con il patrocinio della Comunità Ebraica di Napoli, organizzano la mostra fotografica di Deborah Cartisano dal titolo: "Auschwitz, la memoria rende liberi".
Quaranta
foto che hanno l'intento di raccontare le emozioni vissute dall'Autrice
nel corso del suo viaggio ad Auschwitz. Attraverso lo scatto
fotografico ha cercato di catturare l'angoscia di quei momenti,
trasponendola nelle immagini che da sole valgono più di mille parole.
È
un'occasione quanto mai importante per ripensare all'orrore perpetrato
durante la seconda guerra mondiale verso il popolo ebraico, ma vuole
essere anche un monito riflessivo verso tutte quelle persone che non
hanno il coraggio di ribellarsi contro le schiavitù del potere mafioso.
Per suggellare questo momento la Comunità Ebraica di Napoli donerà all’Associazione Antigone un ulivo di Eretz Israel in memoria di Shlomo Venezia e Lollo Cartisano.
È
prevista un'introduzione da parte della stessa Cartisano, a proposito
del reportage da lei realizzato, seguito da autorevoli rappresentanti
della società civile, istituzionale, dell’ebraismo in Calabria.
La Mostra sarà inaugurata
domenica 27 Gennaio alle ore 17.30, presso la sede dell’Associazione
Antigone in Località Croce Valanidi, Via Cava Aloi (fronte plesso
sportivo F.Cozza) di Reggio Calabria.
Visite: dal 27 Gennaio al 27 Aprile 2013
orari: lunedì - venerdì dalle ore 9:00 – 13:00 e 15:00 - 18:00
L'ingresso è libero. Per le visite è necessaria la prenotazione:
e-mail: salvatore.borelli@libero.it oppure 3284942872
e-mail: salvatore.borelli@libero.it oppure 3284942872
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Shlomo Venezia fu deportato da Salonicco, entrò a far parte delle
squadre dei Sonderkommando, squadre composte da internati e destinate
alle operazioni di smaltimento dei corpi dei deportati uccisi, e
sopravvisse ad Auschiwitz è scomparso il 1 ottobre 2012.
Lollo Cartisano (Adolfo)
(Bovalino, 9 maggio 1936 – 1993) Nel 1993 venne sequestrato a scopo
estorsivo dalla 'ndrangheta, ma, nonostante il pagamento di un riscatto,
non venne mai liberato. Solo nel 2003, grazia a una lettera anonima, il
suo cadavere viene ritrovato.
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