Calabria judaica - Sud ebraico

Calabria judaica ~ Sud ebraico
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione

Secondo una leggenda, che attesta l'antica frequentazione orientale della nostra regione, Reggio fu fondata da Aschenez, pronipote di Noé.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; a
ttraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.

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venerdì 28 marzo 2008

Cognomi da nomi ebraici

Mentre molto spesso in Italia i cognomi di origine ebraica originano da nomi di luoghi (toponimi), nell'Italia meridionale e in Calabria in particolare, pur non mancando questa tipologia, sono frequenti cognomi che hanno origine da nomi propri ebraici, probabilmente indicando il padre (patronimi) o un altro antenato, o in qualche caso la madre.
Vediamo qualcuno dei cognomi più diffusi di questa tipologia che indicano una probabile origine ebraica, sempre senza dimenticare che un cognome non indica mai una assoluta origine ebraica (un Adamo o Abramo poteva anche essere cristiano), ma comunque può costituire un indizio; d'altra parte ho escluso dall'analisi altri cognomi, come quelli derivati da Giuseppe, Michele, Gabriele, ecc., che sono poco indicativi, in quanto sono anche dei nomi "cristiani", ma non è escluso che in alcuni casi potessero appartenere a famiglie ebraiche.
Invito a cliccare sulle immagini, in cui si vede la distribuzione in Italia di alcuni cognomi, osservando che la presenza di tali cognomi in città come Milano, Roma, Torino, Napoli, e, in una certa misura, Genova e Bologna, e nelle zone circostanti, è generalmente poco indicativa, in quanto sede di immigrazione, e quindi molti di questi cognomi non sono "indigeni" ma "importati".
Le cartine sono prese da ricerche fatte sul sito Gens.


Il cognome Abramo è diffuso, oltre che nelle zone d'emigrazione, in Calabria e in Sicilia, mentre Adamo è molto presente anche in Puglia; curiosamente, entrambi i cognomi sono piuttosto diffusi anche in Friuli. Anania è assolutamente tipico della Calabria, mentre la sua variante Nania è molto presente anche in Sicilia.
Altri due cognomi quasi esclusivi della Calabria sono Arone e Aronne; il primo non so se provenga dal nome Aron quindi di origine francese o spagnola, o se possa provenire dall'Aron haKodesh, in cui viene custodita la Torah: in entrambi i casi mi danno l'idea di indicare una origine sacerdotale.
Presente ma meno diffuso è Giacobbe, mentre sono molto diffusi i derivati da Simone, di cui Simonetta è assolutamente tipico.
Su quest'ultimo non sono certo si tratti di cognome ebraico, comunque la desinenza -etta è tipica di cognomi calabro-sicula (Parretta, Fraietta, Muscetta, ecc.).

Molto presente, anche se non esclusivo, è il cognome Isaia, con le sue varianti Saia e Saja; abbastanza presenti i cognomi Saulle e Saullo, questo praticamente esclusivo, in tutta Italia, del versante tirrenico cosentino. Non manca, anche se non è tra i prevalenti David, con le sue varianti David, Davi e Davì, né (non riportato in cartina) Salomone. Queste tre cartine sono state fatte sovrapponendo l'area di diffusione delle diverse varianti, l'ultima invece riguarda il cognome Sacco, la cui ebraicità è dubbia, in quanto potrebbe derivare, almeno in qualche caso, da Isacco (come in Anania/Nania o Isaia/Saia, nelle nostre parlate la vocale iniziale tende a cadere) come semplicemente da "sacco".

Le ultime cartine riguardano cognomi derivati da nomi femminili; sarebbe interessante indagare sulla loro origine, potrebbero essere donne non sposate o abbandonate dai mariti, eventualmente in seguito alla conversione (loro o del marito) al cristianesimo.
Si tratta di Rachele (presente quasi esclusivamente in una zona ristretta della Calabria), Sara, Susanna e Giuditta.

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