Mi sembra una
iniziativa molto bella quella di dedicare un’area vicino al campo di
internamento di Ferramonti di Tarsia a cimitero per la sepoltura dei migranti
morti nel Mar di Sicilia durante la tragica traversata verso le coste italiane.
Buona anche l’idea
di dedicare una parte di quest’area alla sepoltura degli ebrei internati che
morirono durante la detenzione: potrebbe essere una occasione per rimediare allo
stato di degrado in cui si trovano attualmente le sepolture.
Mi piacerebbe però
sapere se è stato chiesto il parere della Comunità ebraica di Napoli, anche in
merito ad alcune problematiche halachiche poste dal trasferimento dei resti dei
deceduti.
Se è bello che gli
ebrei morti a Ferramonti siano sepolti con i migranti di oggi, a ricordo di
quello che la Torah dice agli ebrei “Stranieri foste in terra d’Egitto” e “Mio
padre era un arameo errante”, mi chiedo però se non sarebbe più opportuno
sistemare le due piccole aree del cimitero di Tarsia in cui si trovano
attualmente le lapidi e alcuni corpi, insieme ai calabresi con cui abitarono
per anni, e con molti dei quali costruirono un rapporto di reciproca
solidarietà.
Infine, la mia
ultima perplessità riguarda i tempi, i modi e i fondi: troppo spesso in
Calabria abbiamo visto le migliori intenzioni perdersi nei meandri della
burocrazia e dei “faremo, provvederemo, ci penseremo, vedremo…”.
Questa "rassegna stampa" è basata sugli articoli pubblicati in tema dal sito ReggioTV.it
A Tarsia sopralluogo di sindaco e leader diritti civili
Martedì 8 settembre 2015
Reggio Calabria. Il leader del Movimento Diritti Civili,
Franco Corbelli, ed il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, hanno scelto l’area
dove sarà realizzato il cimitero comunale dei migranti. Corbelli ha anche
rivolto un invito al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a visitare la zona
che ospiterà la struttura.
Il cimitero sarà costruito su una collinetta che domina
il Lago di Tarsia e il vecchio cimitero comunale, a poca distanza dall’ex campo
di internamento di Ferramonti. "I migranti - afferma Corbelli -
riposeranno così accanto al Lago, e, simbolicamente, vicino a quell’acqua che
li ha inghiottiti e strappati alla vita nel Mediterraneo. In questo cimitero
internazionale saranno seppelliti i migranti morti tragicamente, insieme alle
vittime ebraiche dell’ex campo di Ferramonti. Questa scelta per dare un valore
universale a questa opera umanitaria. Nei prossimi giorni incontreranno il
presidente Oliverio per effettuare un sopralluogo e far partire subito l’iter
per la realizzazione del cimitero".
"Rivolgo un invito - prosegue Corbelli - al
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a visitare, in occasione del suo
viaggio a Cosenza il luogo dove a Tarsia sarà realizzato il cimitero dei
migranti. Il cimitero internazionale dei migranti sarà intitolato al piccolo
Aylan, il bambino siriano morto nei giorni scorsi".
L’annuncio
di Franco Corbelli, leader del Movimento per i diritti civili dopo la decisione
assunta con il Governatore Mario Oliverio
Mercoledì 15 aprile 2015
Sorgerà a Tarsia, nel
cosentino, vicino all’ex campo di internamento di Ferramonti, il cimitero
internazionale dei migranti. Lo ha reso noto il leader del Movimento Diritti
Civili, Franco Corbelli, che ha promosso l’iniziativa. Il luogo dove sarà
realizzato il cimitero dei migranti, secondo quanto ha reso noto Corbelli, è
stato scelto con il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.
"L’area prescelta - ha detto Corbelli - è esattamente l’area del lago di
Tarsia, adiacente il cimitero comunale, a pochi chilometri di distanza dall’ex
campo di Ferramonti. Annuncio io quello che avrebbe dovuto dire il presidente
della Regione, Mario Oliverio, impegnato a Roma in questi giorni. Insieme a
Oliverio abbiamo individuato questa zona per realizzare questa importante opera
umanitaria. Abbiamo scelto Tarsia, nota nel mondo per l’ex campo di
internamento fascista, luogo simbolo di un’altra grande tragedia dell’umanità.
Ma abbiamo voluto dare anche un altro grande significato a questa scelta:
perché il cimitero verrebbe realizzato sull’acqua, in uno spazio adiacente il lago
di Tarsia".
Il sito individuato è vicino all’ex campo di Ferramonti
Domenica 19 aprile 2015
Tarsia (Cosenza) - Sono in
pieno fermento le istituzioni ed il Movimento Diritti Civili che hanno avviato
il progetto per la realizzazione di un cimitero dei migranti a Tarsia, il
comune calabrese conosciuto per la presenza dell’ex campo di internamento di
Ferramonti.
Il leader del Movimento
Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo i contatti con il Presidente della Regione,
Mario Oliverio, con il quale è stata individuata l’area ha sentito
telefonicamente il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, per discutere degli
ultimi dettagli sulla realizzazione dell’opera. Il sito preciso dove realizzare
il cimitero dei migranti è quello dell’area del lago di Tarsia, adiacente il
cimitero comunale, a poca distanza dall’ex campo di Ferramonti.
"Il sindaco di Tarsia
- afferma Corbelli - con grande sensibilità, umana e istituzionale, ha dato la
sua immeditata e convinta disponibilità a sostenere questo progetto umanitario
e ad ospitare nel suo comune il cimitero internazionale dei migranti".
È stata mostrata oggi da Ameruso e Corbelli
Sabato 25 aprile 2015
Tarsia (Cosenza) - Su
decine di ettari di terreno comunale sorgerà il cimitero dei migranti che, in
provincia di Cosenza, renderà omaggio a quanti sono morti durante i viaggi
della speranza. L’area individuata è adiacente all’ex campo d’internamento di
Ferramonti di Tarsia; oggi è stata mostrata dal sindaco, Roberto Ameruso, e dal
leader di Diritti Civili, Franco Corbelli.
Non a caso l’annuncio è
stato dato durante un anniversario nazionale e particolarmente significativo.
"Abbiamo scelto il 25 aprile per presentare questa iniziativa – hanno
detto Corbelli e Ameruso – perché è una data simbolica".
La nota di Franco Corbelli, leader del Movimento diritti
civili
Lunedì 4 maggio 2015
Tarsia (Cosenza) - Il
Comune di Tarsia ha chiesto alla Regione Calabria un finanziamento per avviare
la fase di progettazione del cimitero internazionale dei migranti. Lo rende
noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. "Nuovi sbarchi
di migranti e, purtroppo, nuove vittime sconosciute - afferma Corbelli - che
saranno seppellite in sperduti cimiteri, che ne cancelleranno per sempre ogni
riferimento e ogni ricordo. Questa disumanità sta per essere cancellata con la
costruzione a Tarsia, in Calabria, del cimitero internazionale dei migranti.
Per la realizzazione di questa importante opera umanitaria si muovono i primi
passi concreti. Spero adesso che le Istituzioni preposte facciano il loro
dovere e finanzino l’importante struttura cimiteriale, di grande valore
umanitario. Oggi, grazie alla sensibilità umana e istituzionale del sindaco di
Tarsia, Roberto Ameruso, e della sua giunta, c’è il primo passo concreto per la
realizzazione del cimitero dei migranti. Il comune di Tarsia chiede alla Regione
Calabria un primo finanziamento per avviare la fase di progettazione
dell’importante opera umanitaria".
Il leader del Movimento diritti civili propone il
cimitero di Tarsia
Domenica 10 maggio 2015
Catanzaro. "Le salme
delle centinaia di migranti, vittime del naufragio del 18 aprile, che si
trovano in un barcone in fondo al mare a sud della Sicilia, devono essere
recuperate e, per non disperderle e conservarne invece un riferimento e un
ricordo, seppellite tutte in un solo posto: il cimitero internazionale dei
migranti che sarà realizzato a Tarsia, in un luogo fortemente simbolico,
nell’area dell’ex campo di internamento di Ferramonti". Lo afferma il
leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in un appello al
Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
"Questa immane
tragedia - aggiunge - e quei corpi di sfortunati migranti in fondo al mare non
devono assolutamente essere dimenticati. Apprezzo l’impegno del Premier che ha
promesso che sarà fatto di tutto per recuperare quei corpi di poveri migranti
che giacciono in quel barcone in fondo al mare. E’ un fatto di pietà e umanità,
recuperare quelle salme e darle una degna sepoltura. Chiediamo a Renzi che quei
corpi una volta recuperati vengano provvisoriamente sistemati tutti in qualche
struttura cimiteriale capace e idonea per ospitarli in attesa di essere tutti
poi degnamente tumulati nel cimitero internazionale dei migranti che il comune
di Tarsia è pronto e disponibile a far realizzare nel suo territorio".
Mercoledì 1° luglio 2015
Il leader del Movimento diritti civili chiede di
seppellire a Tarsia le salme delle vittime del naufragio del 18 aprile
COSENZA - "Per fortuna non ci sono
solo le miserie e i miserabili della politica, in Calabria e in Italia ci sono
anche le cose importanti, per cui vale la pena continuare a combattere, ci sono
gesti umanitari ed esemplari che fanno onore al nostro Paese. E il recupero
delle salme degli oltre 700 migranti, vittime del naufragio del 18 aprile
scorso, che giacciono in fondo al mare, a Sud della Sicilia, è un fatto di
civiltà, pietà e umanità".
Lo
afferma, in una nota, il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. "Per questo - prosegue Corbelli - ringrazio il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per
aver dato una immediata risposta ai ripetuti, accorati appelli di Diritti
Civili per il recupero di quei corpi di poveri e sfortunati immigrati.
Ribadisco adesso la richiesta al Premier che queste salme una volta terminato
il loro recupero (ci vorranno alcuni mesi), per non disperderle e conservarne
invece un riferimento e un ricordo, vengano portate e seppellite tutte nel
cimitero internazionale dei migranti che sarà realizzato in Calabria, a Tarsia,
in un luogo fortemente simbolico, vicino l’area dell’ex campo di concentramento
di Ferramonti".
"Il
mio auspicio e desiderio adesso - sostiene ancora Corbelli - è che quei migranti che sono morti insieme mentre
cercavano di arrivare in Italia, fuggendo dalla miseria, dalle guerre e dalle
persecuzioni, vengano seppelliti tutti in un solo cimitero, per conservare un
loro ricordo e dare la possibilità ai loro familiari di recarsi un giorno in
questo luogo, dove saranno sepolti, per portare un fiore e dire una preghiera".
(ANSA)
Dodici migranti morti davanti alle coste libiche
Sabato 11 luglio 2015
Cosenza. "Il racconto
dei superstiti dell’ultima tragedia dei 12 migranti morti nel rovesciamento del
loro barcone, davanti alle coste libiche, arrivati oggi nel porto di Palermo,
mi ha profondamente colpito. Quello che continua a verificarsi nel Mediterraneo
è un vero e proprio genocidio, che bisogna assolutamente fermare. L’Italia,
l’Europa e il mondo hanno il dovere di scongiurarlo". Lo afferma in una
nota il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. "Ma sino a
quando questo non avverrà è doveroso - aggiunge - che un grande Paese civile,
cattolico, accogliente e ospitale come l’Italia dia una degna sepoltura a tutti
quelli che perdono la vita in mare nei tragici sbarchi. Per questo da oramai
quasi due anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, sto combattendo
una battaglia di giustizia e civiltà per la realizzazione, in Calabria, in un
luogo fortemente simbolico, vicino l’ex campo di concentramento di Ferramonti
di Tarsia, del cimitero internazionale dei migranti, per dare una degna
sepoltura a questi poveri e sfortunati immigrati che perdono la vita in mare
mentre cercano di arrivare in Italia fuggendo dalla miseria, dalle guerre e
dalle persecuzioni".
"Come si fa - prosegue
Corbelli - a restare insensibili di fronte all’immane tragedia di questa povera
gente? Tra le dodici vittime c’erano sul quel barcone dei disperati anche
quattro donne incinte. Due hanno perso la vita, una fine orribile , schiacciata
dalla calca sul gommone. Il marito e il figlioletto di una di queste donne
hanno visto morire la povera donna che oggi piangono insieme. Chiedo alle
autorità preposte di portare la salma di questa povera donna e quelle degli
altri 11 sfortunati migranti a Tarsia perché possano essere seppellite tutte
insieme nel cimitero internazionale dei migranti che si sta per realizzare in
Calabria. Una grande opera umanitaria che servirà a cancellare la disumanità
degli immigrati, senza nome e senza volto, deceduti in mare e seppelliti (e
dispersi per sempre) in tanti sperduti piccoli cimiteri, che ne cancellano
definitivamente ogni riferimento e ricordo. Il cimitero dei migranti servirà a
dare a queste persone che perdono la vita una degna sepoltura in un loro cimitero,
dove i loro cari possano un giorno andare a trovarli, per portare un fiore e
dire una preghiera".
L’intervento del leader del Movimento dei diritti civili
Martedì 1° settembre 2015
Catanzaro - “Mentre le
tragedie del mare si susseguono ad un ritmo impressionante (l’ultima in queste
ultime ore con altre decine di poveri migranti morti davanti alle coste della
Libia) e si fa sempre più grave e drammatica l’emergenza legata alla
tumulazione delle vittime, per la mancanza di loculi nei cimiteri delle
maggiori città siciliane, come Palermo e Catania, il Governo e L’Unione Europea
non sono ancora intervenute per supportare adeguatamente la importante opera
umanitaria che il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, una delle
due regioni, insieme alla Sicilia, che più di tutte si fa carico di affrontare
ogni giorno l’emergenza sbarchi con il suo carico di vivi e morti, ha, con
sensibilità e coraggio, annunciato ufficialmente: la realizzazione in Calabria,
in un luogo fortemente simbolico(nell’area dell’ex campo di concentramento di
Ferramonti di Tarsia), del cimitero internazionale dei migranti, per dare una
degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie dell’immigrazione, un luogo
preciso dove i familiari di questi poveri migranti possano un giorno andare a
trovarli, per portare un fiore e dire una preghiera per i loro cari. Una opera
umanitaria di valore universale che serve a porre fine a quella disumanità di
quegli immigrati morti, senza nome e senza volto, seppelliti in tanti sperduti
cimiteri, che di fatto ne cancellano per sempre ogni ricordo e ogni
riferimento”. è quanto afferma il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, dopo l’ennesima tragedia del mare e dopo la chiusura del cimitero di
Palermo, per mancanza di loculi, e per l’impossibilità, per lo stesso motivo
anche per il comune di Catania di poter seppellire i poveri migranti morti
nelle ultime tragedie in mare. “Quanto sta accadendo anche in queste ultime
ore, con nuove tragedie del mare e corpi di poveri migranti chiusi dentro dei
camion frigo in attesa di trovare qualche cimitero dove seppellirli – aggiunge
Corbelli – dimostra, ammesso che ve ne fosse bisogno, quanto sia importante e
assolutamente urgente il cimitero internazionale dei migranti, per la cui
realizzazione da oramai due anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre
2013, continua ininterrottamente a battersi il Movimento Diritti Civili. Per
questo dopo l’impegno pubblico di Oliverio è giusto e doveroso che il Governo e
la Ue diano subito un loro adeguato sostegno a questa importante opera
umanitaria. Fino ad oggi purtroppo questo non è avvenuto. Bisogna fare presto.
Non si può più perdere altro tempo. Per un fatto di coscienza, di civiltà, di
umanità e di pietà di fronte a quei corpi di poveri e sfortunati migranti
(tanti anche i bambini) senza vita, senza volto e senza nome, che anche dopo
morti si vedono i loro diritti(su tutti, quello ad una degna sepoltura)
brutalmente cancellati! Il Premier Renzi e l’Ue intervengano subito per
supportare l’iniziativa umanitaria di Oliverio”.
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