CAPODANNO 5776: LA
CHIAVE DEL BENESSERE
Rav Umberto Piperno, Rabbino capo di Napoli
(da Sullam, newsletter della Comunità ebraica di Napoli)
http://www.napoliebraica.it/wordpress/sullam
(da Sullam, newsletter della Comunità ebraica di Napoli)
http://www.napoliebraica.it/wordpress/sullam
Tre
chiavi secondo il Talmud sono in mano alla divina Provvidenza: la chiave delle
piogge, del parto della puerpera e quella della Resurrezione dei morti. I
Maestri utilizzano questa immagine della chiave collegandola alla abbondanza
completando con le lettere iniziali della parola chiave - mafteach - i concetti
espressi ogni giorno nella preghiera con la quale lodiamo il Signore che dona
la vita e farà rivivere coloro che sono defunti.
L’Expo
ancora in corso celebra la nutrizione del pianeta come Bene assoluto Il popolo
ebraico lega questo aspetto al giorno della Creazione del Mondo o meglio alla
fine della Creazione, con l’uomo pensante capace di contare il tempo, legando
cosi tale giorno non solo al Capodanno ebraico, ma al giorno del Ricordo per il
genere umano.
Il
Creatore esaminerà con infinita misericordia le Sue creature, dai vigorosi
bufali fino alle uova dei pidocchi, per decidere chi vivrà e chi non arriverà
al prossimo Capodanno.
Domenica
sera (13 settembre), primo giorno dell’anno 5776, il popolo ebraico recita una
speciale preghiera per il benessere dei singoli, della Città e di tutti i
popoli della Terra, rendendo realmente universale il messaggio della Bibbia.
L’anno
sabbatico previsto dal Levitico per il riposo della terra e la remissione dei
debiti si chiude con il precetto dell’Haqhel, l’obbligo di precettare adulti e
bambini per leggere in pubblico il libro del Deuteronomio e richiamarli all’osservanza
della Legge.
Ogni
sette anni la Terra che appartiene al Signore ritorna al suo equilibrio
naturale, l’economia rinnova per tutti l’accesso alle risorse, il Mondo può
vivere sviluppando questo suo start-up
proprio perché la Legge divina rimane Eterna.
Foglio di preghiera: Selichot (VIII-IX secolo circa).
Scoperto nelle famose Grotte di Mogao a Dunhuang,
Provincia di Gansu, (Cina) nel 1908 da Paul Pelliot
( https://it.wikipedia.org/wiki/Selichot)
Scoperto nelle famose Grotte di Mogao a Dunhuang,
Provincia di Gansu, (Cina) nel 1908 da Paul Pelliot
(
I
prodotti della terra sono a disposizione di tutti, senza proprietari, perché è
il Signore con i fenomeni atmosferici a regolarne la crescita.
L’uomo
nella dignità speciale conferitagli ha il dovere di operare il Tiqqun ‘Olam, il
miglioramento del mondo, della Natura, dell’ambiente, ma soprattutto di se
stesso.
Il
pensiero ebraico rifiuta l’idea di una macchia incancellabile per il peccato
originale, bensì parte da una dimensione di purità originale che si rinnova
ogni mattino.
Il
giorno del Kippur che segue di dieci giorni il Capodanno segna con il digiuno e
la preghiera il ritorno dell’uomo ad un equilibrio con se stesso e con la
comunità.
Non
si tratta di mera assoluzione o cancellazione della colpa, ma vera
trasformazione delle colpe in meriti per chi ha saputo realmente operare il
ravvedimento operoso, per chi ha saputo chiedere perdono prima al prossimo
offeso e poi al Signore.
Se
il popolo ebraico saprà ritrovare se stesso ed i valori eterni della Bibbia, la
sua preghiera per l’abbondanza avrà effetto di abituare il mondo intero a
riguardare il proprio comportamento morale per poter guardare con fiducia ad un
anno di abbondanza in un futuro di costruzione di una società umana basata sul
rispetto e sulla solidarietà.
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