Durante l’intera giornata sono in
vigore tutte le regole di osservanza del Sabato, più altri divieti
specifici: mangiare e bere, lavarsi (anche i denti), spalmarsi creme, calzare
scarpe di pelle, avere rapporti sessuali. I minori sono esentati dai divieti
specifici di Kippur, ma negli ultimi anni che
precedono il bar/bat mizvà vanno educati progressivamente
all’osservanza di queste norme. Le puerpere, le donne incinte, le donne che
allattano e i malati devono rivolgersi a un Rabbino per sapere come comportarsi.
Il digiuno termina dopo l’Havdalà e non
dopo il suono della Shofar
La sera dell’entrata del Kippur si
indossa il Tallet durante la preghiera di arvit (si inizia
quando è ancora giorno per poter dire la benedizione: “Baruch atta A-donai E-loenu melech aolam asher
kiddeshanu bemizvotav vezivvanu leitattef bezizit“).
Alla fine del digiuno si fa l’Havdalà omettendo la benedizione sui profumi. Per
la benedizione sul fuoco (“Borè meorè
haesh“), si deve accendere la candela usando un fuoco che sia
rimasto acceso fin dalla vigilia. Subito dopo la fine di Kippur si inizia la costruzione della Sukkà.
Yom Kippur
23 settembre 2015
I preparativi per il Giorno dell'Espiazione
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Miracolo in Corea
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Un Ribelle dal cuore Puro
di Rav Adin Even-Israel Steinsaltz
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Il momento di Ne’illà rappresenta un momento intenso di raccoglimento
e di risveglio spirituale che coinvolge immancabilmente ogni ebreo e tocca
tutti gli animi
Molti giovani non si fermano semplicemente a raccogliere una sfida che
riguardi una teoria o una filosofia profonda, ma vogliono pure conoscerne
l’applicazione pratica e non come esperienza occasionale, ma quotidiana
Il risveglio spirituale ed i sentimenti elevati dei "Giorni del
Timore" non sono rivolti verso il proprio intimo, ma verso cose che
riguardano gli altri
La parola Teshuvà deriva da una radice ebraica che significa
"ritorno", e prospetta, come scopo, il ritorno ad un primitivo
stato di purezza
È proprio di Yom Kippur, il momento più santo dell’anno, che non è
necessario vestirsi di oro
La teshuvà è una porta sempre aperta, una strada del ritorno
percorribile sempre, ma ancora di più nelle 25 ore di digiuno di Kippur
Significa che tutti i momenti della nostra vita sono interconnessi;
ciò che siamo oggi e cosa faremo domani è il risultato di ciò che eravamo
ieri e che abbiamo fatto ieri e il giorno precedente
È necessario portare santità nel mondo organico e corporale, non
fuggire da esso in un mondo di santità
Quanti litigi tra genitori e figli si sarebbe potuto risolvere – se
soltanto una delle parti coinvolte avesse avuto il coraggio di affrontare
l’altra persona e dire “mi dispiace”
Le più profonde aspirazioni della nostra anima e i momenti spirituali
più elevati della nostra esperienza religiosa devono essere collegati alle
realtà della nostra esistenza materiale
Chiedendo a D-o di perdonare le nostre debolezze ricordiamo due
metafore che hanno a che fare con la famiglia
Quando la speranza genera il perdono, abbiamo ricostruito il cerchio
infinito che non dà peso alle vicissitudini transitorie di una vita fatta di
alti e bassi
Non si deve neppure esagerare le proprie manchevolezze e i propri
insuccessi, perché il lasciarsi preda dello scoraggiamento o addirittura
dello sconforto, D-o ci guardi, costituisce uno dei più seri ostacoli al
miglioramento di noi stessi
Il
punto centrale faceva convergere gli elementi più sacri del tempo, dello
spazio e dell’essere umano
Il Significato Profondo del Peccato: lo sbaglio, afferma la Torà, è un
atto di follia. In un momento di insensatezza e di confusione l’anima
commette un’azione contraria a quello che è il suo reale desiderio
Ed ecco Jonah solo sulla spiaggia. La spiaggia che è sabbiosa come il
deserto dopo l'uscita dall'Egitto, quella spiaggia che diventa il luogo di
riflessione dove l'uomo religioso capisce che non si può fuggire da D-o che
non si può dare ascolto al suo richiamo
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La risposta è soddisfacente dal punto di vista emotivo ma in realtà il Kol
Hanedarìm precede l’Inquisizione di ben cinquecento anni
La fonte di questo precetto si trova in Levitico 16,31 dove questo
giorno viene riferito come il “Shabbat Shabbatòn”, il “Sabato dei Sabati”,
suggerendo che Kippur ha la priorità su Shabbat
Nel libro di Levitico, la Torà ci comanda di ‘affliggere’ noi stessi
in questo giorno - il più solenne dell’anno ebraico. L’azione di affliggersi
ha due scopi
Anziché tentare di ignorare la fame del tuo corpo, la puoi utilizzare
per avvicinarti alla tua anima. Naturalmente serve un po’ di contemplazione
Yom Kippur è il giorno più spirituale dell’anno, durante il quale
cerchiamo di assomigliare agli angeli e per questo passiamo tutto il giorno
in preghiera mettendo i nostri desideri terreni in secondo piano
Digiunare di Kippur è una manifestazione di fede suprema nel Sign-re
La Teshuvà non si tratta quindi necessariamente di un pentimento dei
propri peccati, ma di un ritorno all’origine di tutto, cioè a D-o
I sentimenti sono come le piante, se non le annaffi esse si
avvizziranno fino a diventare polvere
Siccome Yom Kippùr è un digiuno stabilito nella Torà, le donne incinta
non sono automaticamente esentate
Il pentimento non può essere solo relativo alle azioni, ma anche ai
sentimenti che le hanno provocate
Il Talmùd attribuisce l’origine di questa preghiera aggiunta a due
versi, Isaia 1,15 e Samuele I, 1,12, ciascuno dei quali parla del vantaggio
di “pregare a lungo”
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Da Torah.it
Le Selichot secondo
l’uso della Comunità di Roma
tradotte da
Elio Piattelli e rav Alberto Avraham Piattelli
Le Selichot dal vivo
a Scola Tempio, Yerushalaim
(complete)
Jonathan Pacifici, Sandro Di Castro, audio
Le Selichot dal vivo
al Tempio
Maggiore di Roma, audio
Le Selichot, una preghiera individuale e collettiva
per meditare prima dell’alba
lezione audio
di rav Elio Toaff z”l
Selichot
italiane
lezione (in
ebraico) del M° Jacov Di Segni,
video
Avvertenze
e regole per il digiuno
L’esenzione dal
digiuno di Kippur
due lezioni di Halachà del Rav Alberto Moshe Somekh
Yamim Noraim
riti, usanze,
leggende, racconti
ebook del Rabbinato di Roma
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Augusto Segre
Fede ed Azione
ebook su Rosh haShanà e Kippur
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Yarkei Kallah 5770
10 giorni per
salvare il mondo
una serie di lezioni audio sui Yamim Noraim
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Yarkei Kallah 5774
Le porte della Teshuvà
una serie di lezioni audio sulla Teshuvà
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Commenti
Discorsi di Rav Elio Toaff z”l
e shofar del M°
Settimio Di Castro z”l
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Discorsi di Rav Riccardo Di Segni
(registrati a mozaè Shabbat)
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Kippur, la giornata dell’educazione
sessuale
testo, Jonathan Pacifici
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Prima di Neilà
Derashot di Rav Riccardo Di
Segni
al Tempio Maggiore
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Gli ebrei del Kippur e gli ebrei
dello Shabbat
Polemiche tra rabbini
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Purim e Yom ha Kippurim
David Pacifici, testo
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Quando Kippur cade di Shabbat
testo del Rav Alberto Moshe Somekh
|
La parashà di Yom
Kippur:
Acharè Mot
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Le Haftarot
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Il testo della Parashà
con la traduzione di ShaDaL,
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L’Haftarà di Shabbat Teshuvà
Osea 14, 2-10 e Michà 7, 18-20
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Il testo senza nikud (punteggiatura),
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L’Haftarà di Shachrit (canto
italiano)
Isaia 57, 14 – 58, 14, e 59, 20-21
testo pag. 128, audio, Jonathan Pacifici
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La parashà cantata
tutta la parashà, Gavriel Orvieto
la parashà cantata lentamente per
imparare
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L’Haftarà di Shachrit (canto
spagnolo)
Isaia 57, 14 – 58, 14
testo pag. 128, audio, Nathan Orvieto
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Le letture Bibliche per Kippur
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L’Haftarà di Minchà
Il libro di Giona
testo pag. 130, audio, Jonathan Pacifici
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Commenti alla parashà
Jonathan Pacifici, ebook
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Il libro di Giona
commento del Rav Roberto Della Rocca
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Le Tefillot al Bet haKeneset
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Il Machazor per Kippur
edizione curata da rav Hillel Sermoneta ed Angelo Piattelli
rito italiano secondo l’uso di
Gerusalemme
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Viddui,
Avinu Malchenu
Tempio Italiano di Gerusalemme,
Jonathan Pacifici
collezione Leo Levi, Roma
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Minchà e Modaà
audio dal vivo al Tempio italiano di Gerusalemme
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Shefal Ruach
audio, Rav Nello
Pavoncello
collezione Leo Levi, Roma, spagnolo
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Kol Nedarim
collezione Leo Levi, Torino
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Kol Nidrè
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El Melech
collezione Leo Levi, Roma, spagnolo
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Atanu
audio, Rav David Prato z”l
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Bircat Coanim
audio, Rav Elezer Coen
collezione Leo Levi, Milano, di
origine Alessandria
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El Norà Alilà
audio, Rav David Prato z”l
audio, Umberto Genazzani
collezione Leo Levi, Firenze,
sefardita
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Untanè Tokef
Joseph Taché
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U-Netané Tokef
Un poema per i Giorni Terribili, ebook
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Le tefillot dell’intera giornata di rito Italiano
(Milano)
cantate da Rav Elia Enrico Richetti
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