Scopelliti incontra il Rabbino capo del Mezzogiorno Scialom Bahbout
Da Strilli.it
Il
lungomare di Reggio Calabria
(foto di Filomena Tosi)
(foto di Filomena Tosi)
Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe
Scopelliti ha incontrato in visita ufficiale questa mattina [12 novembre] a Reggio Calabria,
presso Palazzo Campanella, il Rabbino capo del Mezzogiorno d’Italia Scialom
Bahbout. La riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ha
riguardato il prosieguo della collaborazione tra la Regione Calabria e la
comunità ebraica. In particolare, sono stati affrontati i temi dell'istituzione
di una sede per un centro della diffusione della cultura ebraica, la creazione
di prodotti alimentari per l'esportazione e la promozione di un convegno nel
corso della “settimana di cultura ebraica” in Calabria. Insieme al Presidente
Scopelliti erano presenti, tra gli altri, gli Assessori regionali Luigi Fedele,
Michele Trematerra, Antonio Caridi e Mario Caligiuri.
La
riunione è stata introdotta da Attilio Funaro, del Consiglio di Amministrazione
di Fincalabra che ha promosso il progetto “JoMeda Job for Mediterranean
Actions”, teso ad agevolare l’incontro domanda/offerta tra le comunità ebraiche
del bacino del mediterraneo e le imprese della Calabria. Tra i diversi temi
trattati, inoltre, una prossima visita dell'Ambasciatore israeliano in Italia,
le collaborazioni culturali e universitarie, il ricordo della cacciata degli
ebrei dal Regno di Napoli, la creazione di un centro studi gemmologici.
“La
Calabria è una regione – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - dove le
testimonianze ebraiche sono ancora vive, e grazie a queste stiamo creando una
collaborazione concreta per uno sviluppo economico, civile e culturale”.
Le opere di Justin Peyser, un artista
newyorkese, sbarcano a Cosenza
Esposizioni al Mab, su Corso Mazzini,
e a Palazzo dei Bruzi
Inaugurazione martedì 13 novembre, alle 17
Inaugurazione martedì 13 novembre, alle 17
Da Local Genius
(foto allegata alla nota stampa
ufficiale)
L’arte
newyorchese sbarca da martedì 13 novembre a Cosenza, grazie alle opere di Justin Peyser, artista di cultura
ebraica, tra i principali propugnatori del ruolo dell’arte nella città. La
mostra di Peyser è suddivisa in due sezioni: la prima prevede una serie di
opere che saranno esposte su Corso Mazzini alla fine del Mab, come prosecuzione
naturale del Museo all’aperto; la seconda include altre opere che saranno
esposte a Palazzo dei Bruzi. E' quanto si legge in una nota stampa ufficiale
diramata dal Comune di Cosenza il 12 novembre 2012, e che riportiamo qui di
seguito integralmente. L’inaugurazione della prima sezione, alla presenza del
sindaco Mario Occhiuto, è
prevista per le ore 17.00 di martedì 13 novembre, su Corso Mazzini (alla fine
del percorso pedonale). L’altra sezione sarà inaugurata, subito dopo, alle ore
17.45, a Palazzo dei Bruzi, sempre alla presenza del sindaco Occhiuto. La
mostra, dal titolo “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi”, è curata da Francesca Pietracci, storica dell’arte,
e da Roberto Bilotti, membro del
Comitato Scientifico della Sovrintendenza di Roma Capitale, con la consulenza e la partecipazione di
rav Scialom Bahbout, rabbino
capo della Comunità Ebraica di Napoli e del Sud Italia. Con l’esposizione
delle opere di Justin Peyser, l’amministrazione comunale inaugura il programma
di mostre temporanee auspicate dal fondatore del Mab Carlo Bilotti come strumento rivitalizzante in grado di
coinvolgere la città e i giovani. Sono in tutto 17 le opere dell’artista
newyorchese, figure danzanti di metallo, che rivelano una ricerca etica ed
estetica - precisa la nota stampa ufficiale - in continuo divenire, ispirata ai
principi di Pietro Consagra, uno
degli scultori più radicali e innovativi dell’arte plastica della seconda metà
del Novecento che Peyser ha conosciuto e frequentato a New York e che è
presente nel Mab con i suoi “Paracarri”, collocati in Piazza Bilotti e con
“Ferro Rosso”, collocata sull’isola pedonale. Laureato ad Harvard presso il
Department of Visual and Environmental Studies, Peyser si è concentrato sin
dall’inizio della sua attività sul concetto di spazio in relazione
all'architettura, in particolare alle periferie e alle aree urbane in disuso.
Tuttora è impegnato con una banca etica in progetti di restauro e riqualificazione
delle aree neglette della città di New York (Bronx, Brooklyn, Newark). L’aver
approfondito da sempre il ruolo dell’arte nella città è uno dei motivi per cui
la sua presenza risulta particolarmente appropriata al contesto progettuale di
Cosenza.
La sua mostra a Cosenza, dove resterà
fino al prossimo 27 gennaio (giornata della memoria per ricordare le vittime
dell’Olocausto) darà modo di approfondire la conoscenza di una minoranza etnica
presente nella città sicuramente fin dal XIII sec., come testimoniato ancora
oggi dal nome del quartiere Cafarune (da Cafarnao [in realtà si
tratta di una etimologia errata]) centro
dell’antica Giudecca. La mostra di Peyser fa parte di un progetto work-in-progress
le cui fasi precedenti sono state presentate a Ca’ Zenobio di Venezia, al
Palazzo delle Arti e a Castel Nuovo di Napoli e che successivamente verrà
accolto dal Museo Carlo Bilotti di Roma.
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