Domani, mercoledì 24 aprile a Roma, dalle
1O alle 18
presso il Centro ebraico Il
Pitigliani, in Via Arco de’
Tolomei, 1
in occasione del 7O° Anniversario della Liberazione di Ferramonti (1943-2O13)
e del 25° Anniversario della
Fondazione Ferramonti
(1988-2O13)
si terrà il Convegno storico internazionale
For Ferramonti
M E M
O R I A 7
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Con la partecipazione straordinaria
di Miriam Meghnagi
Per ricordare i 70 anni della liberazione del
Campo di Ferramonti, in Calabria - che tra la primavera del 1940 e l’estate
1943 fu il principale sito italiano di internamento per ebrei stranieri e
apolidi nella seconda guerra mondiale - e per celebrare i 25 anni della
Fondazione Ferramonti - che ne salvaguarda la memoria storica, a partire
dalle ricerche di Carlo
Spartaco Capogreco - si svolgerà il 24 aprile al Centro ebraico
Italiano “Il Pitigliani” di Roma il Convegno Internazionale “For Ferramonti - Memoria 70 x 25”.
Sarà una riflessione a più voci sulla storia e la
memoria della realtà dei campi fascisti, realtà rimossa o negata per decenni e
che proprio grazie alle ricerche su Ferramonti e al successivo ampliarsi del
filone di studi sui “campi del duce”, ha riconquistato visibilità agli occhi
della comunità scientifica e dell’opinione pubblica, per un recupero di
consapevolezza indispensabile per l’Italia e per il dovere di responsabilità,
elemento irrinunciabile in una democrazia che sia pienamente realizzata.
“For
Ferramonti - Memoria 70 x 25” sarà anche, grazie alla presenza di alcuni tra i
più autorevoli storici italiani e stranieri e di alcuni testimoni ed ex internati,
un modo per partecipare senza retorica al ricordo e al dibattito sulla data del
25 aprile, nel 68° anniversario della Liberazione Nazionale dal
nazi-fascismo.
Ecco dunque perché questo titolo: “For Ferramonti - Memoria 70 x 25”. I 25 anni di ricerca e attività su
Ferramonti/della Fondazione Ferramonti sono stati volano e moltiplicatore non
solo degli studi sull’internamento fascista e sui “luoghi di memoria”, ma anche
di una, per quanto tardiva, presa di coscienza e di responsabilità.
Una riflessione sulla storia e la memoria dei campi
fascisti, a partire dal capitolo centrale di questo filone di studi. Analisi, pensieri,
testimonianze.
“For Ferramonti - Memoria 70 x 25”, perché i 25 anni di ricerca e
attività su Ferramonti/della Fondazione Ferramonti sono stati volano e
moltiplicatore non solo degli studi sull’internamento fascista, ma anche di
una, per quanto tardiva, presa di coscienza e di responsabilità.
Se, infatti, la vicenda storica del campo di
Ferramonti è centrale nell’ambito del sistema concentrazionario fascista,
quella della Fondazione Ferramonti (promossa nel 1988 da Carlo Spartaco
Capogreco) è, per molti aspetti, una storia esemplare. Una storia che non si è
interessata solo del campo d’internamento omonimo, allestito in Calabria nell’estate
del 1940, ma ha svolto un ruolo significativo anche rispetto all’insieme degli
studi sull’internamento civile fascista e dell’azione socio-culturale volta
alla riscoperta e alla salvaguardia dei “luoghi di memoria”.
Presenta e coordina
Anna
Longo (Vice Caporedattore Cultura Giornale Radio Rai)
Indirizzi di saluto
Riccardo
Pacifici (Presidente Comunità Ebraica di Roma)
Francesco
Altimari (Prorettore Università della Calabria)
Maria
Francesca Corigliano (Assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza)
Liliana
Picciotto (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea)
Enrico
Modigliani (“Progetto Memoria” del CDEC)
Leone
Paserman (Presidente Fondazione Museo della Shoah)
Mario
Avagliano (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)
Introduzione
Mario
Toscano (Università di Roma “La Sapienza”)
INTERVENTI
FOCUS 70 / Ferramonti
Liliana
Picciotto (Responsabile di ricerca della Fondazione CDEC)
Un libro, una storia, un luogo
Anna
Pizzuti (Ricercatrice storica, Frosinone)
Ebrei stranieri a Ferramonti (1940-1943): tracce per la ricerca
Mario
Rende (Università di Perugia)
Tre figure emblematiche del campo di Ferramonti: Gaetano
Marrari, Paolo Salvatore e Padre Callisto Lopinot
Luciana
Marinangeli (Scrittrice, Roma)
L’epistolario di un internato speciale. Ernst Bernhard a
Ferramonti
FOCUS 25 / la Fondazione
Klaus
Voigt (Technische Universität, Berlin)
L’attività della Fondazione Ferramonti vista da uno storico
tedesco
Alberto
Cavaglion (Università di Firenze)
Alla ricerca di Ferramonti
Luigi
Maria Lombardi Satriani (Università Suor Orsola Benincasa, Napoli)
I compleanni, la memoria e la speranza
Marta
Bosticco (Università di Torino)
La Fondazione Ferramonti come laboratorio per la riscoperta dei “campi
del duce”
Teresa
Grande (Università della Calabria)
I “luoghi di memoria” nel lavoro della Fondazione Ferramonti,
tra pratiche ed elaborazioni
Costantino
Di Sante (Istituto di Storia contemporanea della Provincia di Pesaro)
L’impulso dato dalla Fondazione Ferramonti alle ricerche sui
campi fascisti
James
Walston (American University of Rome)
La Fondazione Ferramonti e le politiche della memoria in Italia
LINKS
Maria
Chiara Fabian (Ricercatrice storica, Associazione “Il Fiume”,
Rovigo)
Gli ebrei internati nel Polesine e i rapporti con il campo di
Ferramonti
Gianni
Orecchioni (Storico, ANPI-Lanciano)
Internamento civile e Resistenza in Abruzzo
Metka
Gombacˇ (Arhiv Republike Slovenije, Ljubljana)
La ricerca sui campi fascisti per sloveni e croati tra archivi e
testimonianze
Mario
Palmerio (Pedagogista, Chieti)
Da Guardiagrele a Ferramonti: “E’ un giovane discolo, non vuole
lavorare”
Luciana
Rocchi (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea ,
Grosseto)
“A Roccatederighi rimasero solo le valigie”: storie di ebrei
stranieri da Ferramonti ad Auschwitz
Paolo
Veziano (Ricercatore storico, Ventimiglia)
Espulsione o internamento: ebrei stranieri nella riviera ligure
(1938-1940)
Ivo
Jevnikar (Knjižnica Dušana Cˇerneta, Trieste)
Gli sviluppi recenti della ricerca storica sui campi fascisti “per
slavi”
Leone
Paserman (Fondazione Museo della Shoah)
Da Ferramonti a Colorno, tra internamento e Resistenza
Testimonianze
Elvira
Frankel (Roma)
Giorgio
Lazar (Roma)
Maria
Cristina Marrari (Reggio Calabria)
Jakub
Klein (Roma)
Piero
Terracina (Roma)
Riccardo
Schwamenthal (Bergamo)
Riflessioni conclusive
Carlo
Spartaco Capogreco (Presidente della Fondazione Ferramonti - Università
della Calabria)
Gruppo dei Promotori
Alberto
Cavaglion (Università di Firenze)
Teresa
Grande (Università della Calabria)
Giovanna
Grenga Kuck (Insegnante di Storia, Roma)
Boris
Gombacˇ (Ex direttore Naodni Muzej Slovenije, Ljubljana)
Beniamino
Lazar (Presidente Comitato Italiani all’Estero, Gerusalemme)
Anna
Longo (Giornalista Rai)
Enrico
Modigliani (Progetto Memoria del CDEC)
Boris
Pahor (Scrittore ed ex deportato, Trieste)
Claudio
Pavone (Storico, Roma)
Anna
Pizzuti (Ricercatrice storica)
Anna
Rossi-Doria (Storica, Roma)
Riccardo
Schwamenthal (Ex internato di Ferramonti, Bergamo)
Piero
Terracina (Ex deportato, Roma)
Maurizio
Toson Marin (Presidente ANPI di Sant’Angelo Romano)
Klaus
Voigt (Technische Universität, Berlin)
Con il Patrocinio di
Provincia
di Cosenza
Centro
Ebraico Italiano “Il Pitigliani”
Fondazione
Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
Primo
Levi Center, New York
Fondazione
Museo della Shoah
Italia
Nostra
Organizzazione
International
Network For Ferramonti c/o Anpi Sant’Angelo Romano (Roma)
Segreteria
Organizzativa:
Ludovico
Suppa, Maurizio Toson Marin, Daniele Zingaretti
tel:
335.7802338; 347.3323292; 340.4642173; 339.3161176.
Supporto scientifico
Fondazione
Ferramonti - Cosenza
LA
FONDAZIONE FERRAMONTI
Costituita nel 1988 da Carlo Spartaco Capogreco,
la Fondazione
Ferramonti ha per principali scopi quelli di: 1) recuperare e
conservare la memoria storica del campo di concentramento di Ferramonti che
operò in Calabria tra il 1940 e il ‘43; 2) promuovere la più generale ricerca
sull’internamento civile e la persecuzione politico-razziale in età fascista;
3) favorire la conoscenza e l’amicizia tra i popoli e l’affermazione di una
società scevra dal razzismo e dal pregiudizio.
Essa opera, inoltre, per offrire risposte concrete
alle tante domande che provengono dal mondo scolastico e universitario, e da
quello giovanile in genere, sui temi cruciali del rapporto tra storia, memoria
e società contemporanea. E pone una speciale attenzione alle grandi sfide
socio-culturali odierne, in costante collegamento tra quanto avvenuto nel XX
Secolo (in particolare la violenza e le persecuzioni dei totalitarismi, la
Resistenza, la Shoah) e gli scenari attuali: crisi della democrazia, “perdita di
memoria”, conflitti e guasti economico-sociali ed ambientali legati alla
globalizzazione.
La lunga esperienza della Fondazione è ampiamente
riconosciuta non soltanto per il suo apporto scientifico ed educativo (in primo
luogo legato alla riscoperta del campo di Ferramonti), ma anche per le
battaglie civili e le più diverse iniziative, perseguite con successo in Italia
e all’estero, finalizzate alla salvaguardia dei luoghi di particolare interesse
storico, primi fra tutti i siti dell’internamento e del confino fascista. E’
frutto dell’attività della “Ferramonti”, inoltre, la rassegna annuale
denominata “Memoria-meeting” (la più longeva manifestazione culturale italiana
incentrata sulle tematiche della storia e della memoria), promossa e
organizzata dalla Fondazione fin dal 1989.