Testo e foto da Ciavula
L’Assessorato
alla Cultura del Comune di Roccella Ionica, diretto da Bruna Falcone, in vista
della “Giornata della memoria per tutte le vittime delle persecuzioni razziali,
etniche e politiche”, ricorrenza internazionale fissata al 27 gennaio e
riconosciuta dalla legge della Repubblica Italiana n. 211 del 20 luglio 2000,
dedicherà quest’anno un’intera settimana, attraverso un calendario di
appuntamenti culturali, alla commemorazione delle migliaia di vittime della
Shoah ed alla riflessione comune sull’importanza di non dimenticare gli esiti
tragici a cui condussero, come insegna la Storia, l’indifferenza,
l’antisemitismo e la discriminazione razziale, le cui radici sono ancora,
purtroppo, drammaticamente presenti nella società odierna.
“A
differenza degli anni precedenti in cui la celebrazione della Giornata della
Memoria è stata concentrata alla sola data simbolica del 27 gennaio, questa
volta si è pensato di organizzare un’iniziativa più ampia, rivolta non solo
agli studenti delle scuole, ai quali affidare il testimone della memoria
affinché tragedie simili non si ripetano più, ma allargata anche a tutta la
comunità, considerati i tempi difficili che si vivono in Europa ed i sentimenti
di odio e violenza razziale che dilagano in maniera sempre più preoccupante”,
spiega l’assessore comunale alla Cultura, Bruna Falcone.
La
“Settimana della Memoria” si svolgerà dal 23 al 29 gennaio all’ex Convento dei
Minimi alle 18.30 con un programma di eventi culturali diversificati che
vedranno protagonisti associazioni, scuole e cittadini. Il programma
dettagliato della manifestazione sarà presentato in conferenza stampa mercoledì
23 gennaio alle ore 18.30, nella sala “Domenico Bova” dell’ex Convento dei
Minimi. Interverranno il Sindaco di Roccella Jonica, Giuseppe Certomà, e
l’Assessore alla Cultura, Bruna Falcone.
Seguirà
l’inaugurazione della mostra “Schegge di memoria” a cura di Domenico Scali.
Ufficio Stampa Comune Roccella Jonica
Da Roccella siamo noi (2014; si riferisce ad una mostra analoga)
i nuovi scatti
fotografici di Auschwitz di Domenico Scali
“Sento di avere un
compito, una missione durante lo svolgersi della mia vita: ridare dignità alle
centinaia di persone, bambini, uomini e donne, la cui esistenza è stata
cancellata dalla crudeltà nazista.
E proprio come fanno le
schegge che penetrano nelle carni e si insinuano nelle profondità del corpo,
così sono state per me gli oggetti, i luoghi, i silenzi che ho visto con questi
occhi, visitando, in più circostanze, il campo di sterminio di Auschwitz -
Birkenau.
Con l'obiettivo della
mia macchina fotografica ho congelato i segni tangibili di migliaia di vite
umane che, ogni qual volta stampo in fotografie da esporre e fare viaggiare nel
web, riprendono vita, senso; riacquistano quella dignità umana, che gli è stata
negata.
È come una scheggia, che
trafigge la parte più profonda dell'animo umano, che ricordo il calore emanato
dall'ammasso di capelli; le scarpine e i vestitini consunti dei bambini; o la
catasta di scarpe ed occhiali, messi lì, a monumento della crudeltà umana,
quella nazista”.
Con
queste parole, il fotografo calabrese, di Roccella Jonica, Domenico Scali,
sintetizza il senso della sua prossima mostra, Schegge di Memoria, trenta
scatti.
L'artista
Peppe Denaro afferma in proposito che “Gli oggetti intimi: vestiti, scarpe,
occhiali, utensili per la cura del corpo sono pezzi di storia personale,
frammenti di vita vissuta, schegge di memoria; quelle schegge di memoria che la
macchina fotografica di Domenico Scali ha congelato in immagini, quelle immagini
che diventano sia documento, e quindi testimonianza; sia monumento, e cioè
ricordo”.
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