Anassilaos:
doppia iniziativa allo Spazio
Open
per il Giorno della Memoria 2019
Dal sito CalabriaPost
Venerdì 25 gennaio 2019 alle ore 17,30 presso lo
Spazio Open (via Filippini 23-25 angolo via Giudecca)l’Associazione Culturale
Anassilaos, congiuntamente con lo stesso Spazio Open e con il Patrocinio della
Deputazione di Storia Patria per la Calabria, commemorerà il Giorno della
Memoria 2019 con una conversazione del Prof. Antonino Romeo sul tema
“L’indifferenza del mondo davanti alla questione ebraica”. Lo studioso, che da
anni affronta sul piano storico il problema della Shoah nei suoi più diversi
aspetti, tratterà della indifferenza nei confronti degli Ebrei al tempo dei
lager e delle persecuzioni razziali; una indifferenza che, sia pure in misura
diversa, ha riguardato tutta l’Europa, dall’Est all’Ovest e lo stesso nostro
Paese che accolse le leggi razziali senza protestare nonostante qualche timida
messa a punto di Papa Pio XI.
Foto dal sito dell’I.C. "E.
De Amicis"
Bagaladi - San Lorenzo, Melito di Porto Salvo (RC)
relativa all'incontro che vi si terrà sabato 26 gennaio
relativa all'incontro che vi si terrà sabato 26 gennaio
Il
successivo 27 gennaio, sempre alle ore 17,30 presso lo Spazio Open,
congiuntamente con il Circolo Culturale Meli, si terrà invece l’incontro con
Oleg Mandic, l’ultimo bambino di Auschwitz, per ascoltare una testimonianza
forte e struggente direttamente dalla voce di un bambino divenuto uomo. Ancora
una volta il “Giorno della Memoria” – scrive Stefano Iorfida Presidente di
Anassilaos - offre l’opportunità di riflettere su una delle vicende più
tragiche della storia dell’umanità ed una tale riflessione, al di là delle
ritualizzazioni che sogliono sempre accompagnarsi a tali eventi per il
susseguirsi, lungo tutto l’anno, di diverse “giornate” commemorativa, sembra
oggi più che mai attuale alla luce di taluni episodi di antisemitismo che le
cronache riferiscono e che non sono da non sottovalutare, anche perché, in
qualche caso, provengono da taluni, magari parlamentari, che con qualche
difficoltà riusciamo a considerare “classe dirigente”. Basti pensare alla
rimozione o al danneggiamento anche nel nostro Paese della cosiddette “pietre
d’inciampo” (in tedesco Stolpersteine), importante iniziativa dell’artista
tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime e dei deportati nei campi di concentramento.
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