Si tratta del maresciallo Gaetano Marrari, per qualche tempo direttore del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia.
In attesa di avere ulteriori informazioni, pubblico questo post, trovato nel blog Eliazar Parnas, che lo ricorda.
GIORNATA DELLA MEMORIA
dal sito www.strill.it
dal sito www.strill.it
Sulla giornata della memoria - lunedì 04 febbraio 2008
Riceviamo e pubblichiamo
Quest’anno il 27 gennaio era domenica. Ed è stato positivo: perché tutte le manifestazioni relative alla Giornata della Memoria si sono svolte in un arco temporale più vasto.
L’Associazione Italia - Israele ha partecipato a due iniziative: un incontro pubblico, alla sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale, organizzato dall’Associazione "La proposta", e l’inaugurazione, presso la scuola elementare Aurelio Cassiodoro a Pellaro, di una mostra fotografica, "Un visto per la vita", dedicata a quei diplomatici – Giusti tra le Nazioni - che aiutarono gli ebrei.
In quest’ultima occasione ero a disagio: come spiegare l’orrore della Shoah ai bimbi? Ma li ho trovati preparati e soprattutto motivati. Il lavoro svolto dagli insegnanti era stato egregio. E poi i bambini – il nostro futuro - ci sorprendono sempre. Così come i giovani; migliori di come, talvolta, una pubblicistica superficiale li descrive.
Ma c’è stata una nostra iniziativa più riservata ma altrettanto sentita.
Domenica mattina 27 gennaio ci siamo recati al Cimitero di Condera, dove abbiamo posto una pietra - secondo l’uso ebraico - e un mazzo di fiori sulla tomba del maresciallo Gaetano Marrari.
Pare che sia previsto l’intitolazione di una strada al maresciallo Marrari: quanto bisognare aspettare? Ma per far sì che la Giornata della Memoria non sia solo un’abitudine perché non cancellare alcune scritte antisemite tracciate su qualche muro cittadino? In particolare nei pressi di Palazzo Campanella è stato scritto AN= ed è stata disegnata una Stella di Davide. Già perché si ritiene che il Magen David sia un simbolo negativo. Così come sono da cancellare anche le scritte offensive nei confronti delle Forze dell’Ordine.
Lavorare per una città in cui convivere serenamente e nel rispetto reciproco vuol dire combattere l’odio anche quando si presenta sotto forma di parole.
Perché, è bene ricordarlo, sono esse l’origine di tutto.
Tonino Nocera, Vice Presidente di Italia - Israele di Reggio Calabria
Riceviamo e pubblichiamo
Quest’anno il 27 gennaio era domenica. Ed è stato positivo: perché tutte le manifestazioni relative alla Giornata della Memoria si sono svolte in un arco temporale più vasto.
L’Associazione Italia - Israele ha partecipato a due iniziative: un incontro pubblico, alla sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale, organizzato dall’Associazione "La proposta", e l’inaugurazione, presso la scuola elementare Aurelio Cassiodoro a Pellaro, di una mostra fotografica, "Un visto per la vita", dedicata a quei diplomatici – Giusti tra le Nazioni - che aiutarono gli ebrei.
In quest’ultima occasione ero a disagio: come spiegare l’orrore della Shoah ai bimbi? Ma li ho trovati preparati e soprattutto motivati. Il lavoro svolto dagli insegnanti era stato egregio. E poi i bambini – il nostro futuro - ci sorprendono sempre. Così come i giovani; migliori di come, talvolta, una pubblicistica superficiale li descrive.
Ma c’è stata una nostra iniziativa più riservata ma altrettanto sentita.
Domenica mattina 27 gennaio ci siamo recati al Cimitero di Condera, dove abbiamo posto una pietra - secondo l’uso ebraico - e un mazzo di fiori sulla tomba del maresciallo Gaetano Marrari.
Pare che sia previsto l’intitolazione di una strada al maresciallo Marrari: quanto bisognare aspettare? Ma per far sì che la Giornata della Memoria non sia solo un’abitudine perché non cancellare alcune scritte antisemite tracciate su qualche muro cittadino? In particolare nei pressi di Palazzo Campanella è stato scritto AN= ed è stata disegnata una Stella di Davide. Già perché si ritiene che il Magen David sia un simbolo negativo. Così come sono da cancellare anche le scritte offensive nei confronti delle Forze dell’Ordine.
Lavorare per una città in cui convivere serenamente e nel rispetto reciproco vuol dire combattere l’odio anche quando si presenta sotto forma di parole.
Perché, è bene ricordarlo, sono esse l’origine di tutto.
Tonino Nocera, Vice Presidente di Italia - Israele di Reggio Calabria
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