In un post di parecchio tempo fa avevo parlato di Angelo De Fiore, il Giusto delle Nazioni di Rota Greca in provincia di Cosenza.
Sono ora molto contento di leggere che ci si ricorda ancora di lui, e che nel suo ricordo vengono ricordati altri Giusti!
Sono ora molto contento di leggere che ci si ricorda ancora di lui, e che nel suo ricordo vengono ricordati altri Giusti!
Calabria Ora - Domenica 7 settembre 2008
In ricordo di due eroi moderni (g.a.u.)
La quarta edizione di “Una vita per la vita” in onore di De Fiore e Calipari
Pietra che allo Yad Vashem ricorda i Giusti italiani
Rota Greca - Angelo De Fiore e Nicola Calipari,“Due eroi moderni, anche se in periodi diversi, due uomini dello Stato che hanno onorato il mandato ricevuto e che sono oggi accomunati trai giusti”.
Li ha descritti con queste parole il questore di Cosenza, Raffaele Salerno, i due eroi italiani e calabresi, che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti noi italiani.
La quarta edizione della manifestazione “Una vita per la vita” per commemorare il ricordo del questore Angelo De Fiore, quest’anno ha visto la consegnato del premio alla senatrice Rosa Villecco Calipari, in memoria del marito Nicola Calipari, funzionario del Sismi, ucciso a Baghdad durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Angelo De Fiore, nato proprio a Rota Greca, negli anni in cui prestava servizio in qualità di responsabile dell’Ufficio stranieri della questura di Roma, durante le leggi razziali emanate contro gli ebrei, salvò, da morte sicura, centinaia di ebrei, mettendo in serio pericolo la propria vita e quella dei suoi famigliari.
Oggi Angelo De Fiore è tra i “Giusti d’Israele”, il suo nome oltre ad essere nel giardino dei giusti, scolpito sulla stele della Collina degli Ulivi, è ricordato anche con un monumento a Rota Greca, paese d’origine. Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica, autorità civili, militari, politiche, religiose e associazionistiche.
Per l’occasione il premio in memoria di Nicola Calipari è stato ritirato dal questore Salerno, mentre il dottore Madrigrano ha portato il saluto della senatrice Calipari.
In ricordo di due eroi moderni (g.a.u.)
La quarta edizione di “Una vita per la vita” in onore di De Fiore e Calipari
Pietra che allo Yad Vashem ricorda i Giusti italiani
Rota Greca - Angelo De Fiore e Nicola Calipari,“Due eroi moderni, anche se in periodi diversi, due uomini dello Stato che hanno onorato il mandato ricevuto e che sono oggi accomunati trai giusti”.
Li ha descritti con queste parole il questore di Cosenza, Raffaele Salerno, i due eroi italiani e calabresi, che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti noi italiani.
La quarta edizione della manifestazione “Una vita per la vita” per commemorare il ricordo del questore Angelo De Fiore, quest’anno ha visto la consegnato del premio alla senatrice Rosa Villecco Calipari, in memoria del marito Nicola Calipari, funzionario del Sismi, ucciso a Baghdad durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Angelo De Fiore, nato proprio a Rota Greca, negli anni in cui prestava servizio in qualità di responsabile dell’Ufficio stranieri della questura di Roma, durante le leggi razziali emanate contro gli ebrei, salvò, da morte sicura, centinaia di ebrei, mettendo in serio pericolo la propria vita e quella dei suoi famigliari.
Oggi Angelo De Fiore è tra i “Giusti d’Israele”, il suo nome oltre ad essere nel giardino dei giusti, scolpito sulla stele della Collina degli Ulivi, è ricordato anche con un monumento a Rota Greca, paese d’origine. Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica, autorità civili, militari, politiche, religiose e associazionistiche.
Per l’occasione il premio in memoria di Nicola Calipari è stato ritirato dal questore Salerno, mentre il dottore Madrigrano ha portato il saluto della senatrice Calipari.
Nella precedente edizione, era stato ricordato il Maresciallo di Pubblica Sicurezza Lenin Mancuso, anch'egli nato a Rota Greca, morto tragicamente insieme al magistrato Cesare Terranova in un agguato mafioso a Palermo nel 1979, mentre svolgeva il servizio di scorta.
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