La facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania da mercoledì 29 ottobre a venerdì 31 ottobre organizza (a Catania e Siracusa) un interessantissimo convegno sulla persecuzione antisemita in Italia e sulle sue conseguenze (ancora oggi) dal punto di vista giuridico ed economico.
Il convegno si intitola "Razza Diritto Esperienze. A settant'anni dalle leggi razziali".
Voglio infatti ricordare che il 4 settembre 1938 furono promulgate le prime legislazioni razziali del regime fascista.
Il sito è molto ben fatto, ed in via di completamento ed arricchimento, vi consiglio quindi di consultarlo di tanto in tanto, eventualmente anche dopo la fine del convegno.
Pubblico qui il programma preso dal sito, programma che è ancora provvisorio ed in via di definizione.
Paolo Cappellini (Univ. Firenze): Razzismo totalitario? Un percorso 'giuridico' di riflessione
Paolo Caretti (Univ. Firenze): Il corpus della legislazione razziale del 1938
Silvano Di Salvo (Corte dei Conti): Risarcire gli ebrei. Leggi razziali e Costituzione nelle decisioni dei giudici (1956-2008)
Silvia Falconieri (Univ. Napoli "Federico II" e Goethe Univ. Frankfurt a. Main): Tra «silenzio» e «militanza». La legislazione antiebraica nelle riviste giuridiche italiane (1938-1943)
Emilio Gentile (Univ. Roma Sapienza): La rivoluzione antropologica per l'italiano nuovo: le premesse del razzismo e dell'antisemitismo
Aldo Mazzacane (Univ. Napoli "Federico II"): Una questione controversa a proposito delle leggi razziali. Genesi autoctona o convenienze politiche di importazione?
Antonella Meniconi (Univ. Roma Sapienza): Il mondo degli avvocati e le leggi antiebraiche
Michele Sarfatti (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Milano), Le vicende della spoliazione degli ebrei : la relazione Anselmi (2001)
Alessandro Somma (Univ. Ferrara): «Coincidenza di assoluta spontaneità di vedute». Razza e diritto all'ombra dell'Asse culturale Roma-Berlino
Giuseppe Speciale (Univ. Catania): «Rimane ferma la regola». I giudici e le leggi razziali (1938-1943)
Michael Stolleis (Max Planck Institut für europäische Rechtsgeschichte e Univ. Frankfurt a. Main): Comprendere l'incomprensibile. L'Olocausto e la storia del diritto
Ruggero Taradel (Univ. of Washington, Seattle, WA., USA): La Santa Sede e le leggi razziali in Italia e in Europa
Ferdinando Treggiari (Univ. Perugia): Legislazione razziale e codice civile: un'indagine stratigrafica
Angelo D'Orsi (Univ. Torino) e Laurent Mayali (Univ. Berkeley, California): Conclusioni
Calabria judaica - Sud ebraico
Calabria judaica ~ Sud ebraico
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione
Secondo una leggenda, che attesta l'antica frequentazione orientale della nostra regione, Reggio fu fondata da Aschenez, pronipote di Noé.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; attraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; attraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.
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lunedì 15 settembre 2008
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