Fotogramma da un video di Angelo Leone:
la chiave della nuova sinagoga
Una
rassegna di notizie sull’importante evento ufficializzato nel corso del
convegno “Siciliani senza Sicilia” del 12 gennaio 2017
Palermo avrà la sua prima sinagoga dopo 500 anni
Come riportano JTA e Arutz7 e The Times
of Israel, l’Arcidiocesi di Palermo cede alla comunità ebraica l’uso di parte
di un complesso monastico costruito sopra i resti di una sinagoga medievale. Si
tratta di un gesto di riconciliazione dopo più di 500 anni dall’espulsione
degli ebrei dalla Sicilia.
La chiesa finanzierà anche le
ristrutturazioni dello spazio in modo da creare una sinagoga e un centro di
cultura ebraica per le decine di ebrei che adesso vivono nella città.
Lo spazio donato è l’Oratorio di Santa
Maria del Sabato, nella parte inferiore dell’edificio, sotto il complesso
ecclesiale di San Nicola da Tolentino, ha detto Rav Pinhas Punturello a JTA.
Punturello è
l’emissario in Sicilia di Shavei Israel, un’organizzazione che da anni si
occupa dei discendenti di ebrei che vogliono tornare alle loro radici. Rav
Punturello, che vive in Israele, si reca a Palermo ogni mese quale emissario
dell’organizzazione.
Il passaggio di proprietà si terrà (ndr:
si è tenuto) durante una conferenza il 12 gennaio - anniversario
dell’espulsione degli ebrei dalla Sicilia da parte dei re spagnoli nel 1493. Il
fondatore e presidente di Shavei Israel, Michael Freund, che ha avuto un ruolo
fondamentale per la donazione, sarà tra i relatori della conferenza.
L’arcivescovo di Palermo, Corrado
Lorefice, trasferirà la proprietà dello spazio come “comodato d’uso gratuito”.
Non vi è formalmente una comunità ebraica ufficiale a Palermo; la proprietà
dello spazio sarà dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, detto ISSE,
affiliato a Shavei Israel.
Punturello, che fa parte del consiglio
ISSE, lavora con l’UCEI e la Comunità ebraica di Napoli, e saranno loro i
principali responsabili per il nuovo centro. Punturello sarà quindi rabbino di
Palermo ed emissario di Shavei Israel.
Palermo, a 524 anni dall’espulsione “Una sinagoga per gli ebrei siciliani”
Da Moked, 10 gennaio 2017
“Un evento storico e importante nei
rapporti tra Chiesa ed Ebraismo. Una svolta locale, ancor più significativa
perché arriva da un Meridione che già da tempo offre significative testimonianze
di risveglio e di rinascita”.
Queste le parole con cui la Presidente
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni commenta la
decisione dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, di concedere
in comodato d’uso gratuito un oratorio di proprietà ecclesiastica, l’Oratorio
di S. Maria del Sabato, che sorge nell’area un tempo occupata dell’antica zona
ebraica della “Guzzetta” e della “Meschita”. Spazio che, in breve tempo,
diventerà un luogo di culto e studio per gli ebrei siciliani.
L’annuncio sarà dato da Raffaele Mangano,
vicario episcopale, nel corso di un convegno dal titolo “Siciliani senza
Sicilia. Ebrei di Sicilia in terra d’altri” che si svolgerà giovedì prossimo,
presso l’Aula Damiani Almeyda dell’Archivio Storico Comunale, in occasione
dell’anniversario dell’espulsione definitiva degli ebrei dall’isola, avvenuta
il 12 gennaio 1493.
Si tratta di un atto unilaterale,
disposto dall’arcivescovado. Comodatario dell’immobile sarà la Comunità ebraica
di Napoli, che ne affiderà l’amministrazione alla neonata sezione di Palermo
(deliberata nella giornata di ieri dal Consiglio della Comunità partenopea, che
ha anche deciso l’istituzione di una sezione anche a Sannicandro Garganico).
Un risultato possibile grazie al lavoro
svolto dall’Istituto Siciliano di Studi Ebraici guidato da Evelyne Aouate e
alla collaborazione e alla presenza ormai pluriennale in loco dell’associazione
Shavei Israel.
“L’UCEI vede con favore la nascita di una
sezione della Comunità ebraica di Napoli a Palermo, dove è molto vivo il
desiderio di studiare, conoscere l’ebraismo e dove si avvertiva ormai da tempo
la necessità di un luogo di riunioni e di preghiera” sottolinea il
vicepresidente dell’Unione Giulio Disegni. Questa decisione dell’arcivescovado,
aggiunge Disegni, è quindi motivo di grande apprezzamento. “Da adesso in poi ci
sarà da lavorare per la miglior riuscita di questa operazione. L’UCEI - afferma
il vicepresidente - coopererà con l’arcivescovado”.
“Stiamo cogliendo, in questo momento
storico così difficile, passo dopo passo, i frutti di un sincero cammino di
dialogo e di cordiale amicizia” osserva monsignor Lorefice.
Una
chiesa di Palermo diventerà sinagoga: il vescovo concede l'oratorio di Santa
Maria del Sabato
Dopo l'espulsione del 1492, la
comunità ebraica ritrova un luogo di preghiera. "Il nome di Dio non divide
ma crea ponti"
Da La Repubblica, edizione diPalermo, 10 gennaio 2017
L'oratorio
di Santa Maria del Sabato di vicolo Meschita Oltre cinquecento anni dopo
l'editto di espulsione, gli ebrei di Palermo ritrovano un luogo di preghiera.
Sarà l'oratorio di Santa Maria del Sabato, proprio nell'antico quartiere
ebraico della Meschita, edificio seicentesco non lontano da via Calderai e dal
luogo dove sorgeva la sinagoga attiva fino al 1492. La chiesa è stata concessa
in comodato d'uso dall'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha accolto
la richiesta di Evelyne Aouate, presidente dell'Istituto siciliano di studi
ebraici.
"Il nome di Dio non solo non
divide ma crea ponti - dice Lorefice - Questo è un gesto di speranza
e di convivenza pacifica tra gli
uomini, un gesto che nasce da una realtà di amicizia". "Un gesto che
recupera secoli di storia", ribatte Noemi Di Segni, presidente dell'Unione
delle comunità ebraiche italiane.
Nessun problema nella
trasformazione in singagoga dell'oratorio: lo assicura il rabbino Pierpaolo
Pinhas Punturello: "Ho fatto una visita sul luogo e mi sono confrontato
con autorevoli personalità religiose di Israele".
Foto di Michael Freund,
Presidente e fondatore di Shavei Israel.
Interno dell'oratorio di Santa Maria del Sabato, futura sinagoga di Palermo
“A Palermo, un segno importante della rinascita ebraica in Meridione”
“La concessione di uno spazio di proprietà
dell’arcivescovado di Palermo ad uso di preghiera e studio per la neonata
sezione ebraica nel capoluogo siciliano rappresenta un fatto storico. Una
concreta testimonianza di risveglio e di rinascita ebraica a oltre 500 anni
dagli infamanti editti di espulsione che misero fine, anche nel sangue, a
secoli di presenza e impegno sul territorio”. A sottolinearlo in una nota
congiunta la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di
Segni e la presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer. Parole
arrivate in seguito alla recente decisione dell’arcivescovado di Palermo,
monsignor Corrado Lorefice, di concedere alla realtà ebraica locale in comodato
d’uso gratuito un oratorio di proprietà ecclesiastica, l’Oratorio di S. Maria
del Sabato, che sorge nell’area un tempo occupata dell’antica zona ebraica
della “Guzzetta” e della “Meschita”. Una iniziativa che, sottolineano Di Segni
e Schapirer, pongono Palermo “al centro di un intenso dialogo multiculturale e
di esempio per tutto il Mediterraneo”. Le due presidenti si sono dette
“commosse e orgogliose per questo importante riconoscimento”, sottolineando una
felice coincidenza ovvero la nascita di due nuove sezioni della Comunità
ebraica di Napoli: una rappresentata proprio da Palermo, e l’altra da
Sannicandro Garganico.
Per quanto riguarda la concessione
dell’oratorio, l’annuncio sarà dato da Raffaele Mangano, vicario episcopale,
nel corso di un convegno dal titolo “Siciliani senza Sicilia. Ebrei di Sicilia
in terra d’altri” che si svolgerà giovedì prossimo, presso l’Aula Damiani
Almeyda dell’Archivio Storico Comunale, in occasione dell’anniversario
dell’espulsione definitiva degli ebrei dall’isola, avvenuta il 12 gennaio 1493.
Si tratta di un atto unilaterale,
disposto dall’arcivescovado. Comodatario dell’immobile sarà la Comunità ebraica
di Napoli, che ne affiderà l’amministrazione alla neonata sezione di Palermo.
Un risultato possibile grazie al lavoro
svolto dall’Istituto Siciliano di Studi Ebraici guidato da Evelyne Aouate e
alla collaborazione e alla presenza ormai pluriennale in loco dell’associazione
Shavei Israel.
Dopo oltre 500 anni verrà riaperta una
sinagoga a Palermo
Dalla
pagina Facebook Shalom7, 11 gennaio 2017
L’arcivescovo darà in comodato d'uso
gratuito l’oratorio di S. Maria del Sabato
Oltre cinquecento anni dopo l'editto di
espulsione del 1492, gli ebrei di Palermo ritroveranno un luogo di preghiera.
Sarà l'oratorio di Santa Maria del Sabato, proprio nell'antico quartiere
ebraico della Meschita, edificio seicentesco non lontano da via Calderai e dal
luogo dove sorgeva la sinagoga attiva fino al 1492. L’oratorio è stato concesso in comodato d'uso dall'arcivescovo di Palermo
Corrado Lorefice, che ha accolto la richiesta di Evelyne Aouate, presidente
dell'Istituto siciliano di studi ebraici. "Il nome di Dio non solo non
divide ma crea ponti - ha spiegato l’arcivescovo Lorefice - Questo è un gesto
di speranza e di convivenza pacifica tra gli uomini, un gesto che nasce da una
realtà di amicizia".
"Un evento storico e importante nei rapporti tra Chiesa ed Ebraismo - ha sottolineato la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni -. Una svolta locale, ancor più significativa perché arriva da un Meridione che già da tempo offre significative testimonianze di risveglio e di rinascita".
"Un evento storico e importante nei rapporti tra Chiesa ed Ebraismo - ha sottolineato la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni -. Una svolta locale, ancor più significativa perché arriva da un Meridione che già da tempo offre significative testimonianze di risveglio e di rinascita".
L'annuncio
sarà ufficializzato da Raffaele Mangano, vicario episcopale, nel corso di un
convegno dal titolo "Siciliani senza Sicilia. Ebrei di Sicilia in terra
d'altri" che si svolgerà giovedì prossimo, presso l'Aula Damiani Almeyda
dell'Archivio Storico Comunale, in occasione dell'anniversario dell'espulsione
definitiva degli ebrei dall'isola, avvenuta il 12 gennaio 1493, 524 anni fa.
Comodatario
dell'immobile sarà la Comunità ebraica di Napoli, che ne affiderà
l'amministrazione alla neonata sezione di Palermo (deliberata in questi giorni
dal Consiglio della Comunità partenopea, che ha anche deciso l'istituzione di
una sezione anche a Sannicandro Garganico). Un risultato possibile grazie al
lavoro svolto dall'Istituto Siciliano di Studi Ebraici guidato da Evelyne
Aouate e alla collaborazione e alla presenza ormai pluriennale in loco
dell'associazione Shavei Israel. Nessun problema nella trasformazione in
singagoga dell'oratorio: lo assicura il rabbino Pierpaolo Pinhas Punturello
dell'associazione Shavei Israel: "Ho fatto una visita sul luogo e mi sono
confrontato con autorevoli personalità religiose di Israele".
Foto di Michael Freund, Presidente e fondatore di Shavei Israel:
copia originale in siciliano dell'Editto di
Ferdinando e Isabella del 1492
di espulsione degli ebrei
Il convegno
dedicato all'ebraismo siciliano
A Palermo la rinascita ebraica è
la storia del presente
Da Moked, 12 gennaio 2017
Grande attenzione a Palermo per
il convegno “Siciliani senza Sicilia. Ebrei di Sicilia in terra d’altri” che si
svolge in queste ore presso l’Aula Damiani Almeyda dell’Archivio Storico
Comunale. Un incontro organizzato in occasione dell’anniversario
dell’espulsione definitiva degli ebrei dall’isola, (avvenuta il 12 gennaio
1493), durante il quale viene annunciato ufficialmente la decisione
dell'arcivescovado di Palermo di concedere alla realtà ebraica locale in comodato
d’uso gratuito un oratorio di proprietà ecclesiastica, l’Oratorio di S. Maria
del Sabato, che sorge nell’area un tempo occupata dell’antica zona ebraica
della “Guzzetta” e della “Meschita”. Una decisione che la presidente
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e la presidente
della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer hanno definito “una concreta
testimonianza di risveglio e di rinascita ebraica a oltre 500 anni dagli
infamanti editti di espulsione che misero fine, anche nel sangue, a secoli di
presenza e impegno sul territorio”.
Protagonisti del convegno di
Palermo - aperto dagli interventi del vicepresidente dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Giulio Disegni e, in rappresentanza della Keillah di Napoli,
di Ariel Finzi - rav Pierpaolo Pinhas Punturello (nell'immagine in un incontro
con l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice), rappresentante per l’Italia di
Shavei Israel, e la storica Serena Di Nepi. A moderare l'appuntamento, che vede
la presenza del vicario episcopale dell’Arcivescovado di Palermo monsignor
Raffaele Mangano, Rita Calabrese dell'Università di Palermo.
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