Purtroppo (è questo uno dei motivi per cui sto trascurando il blog), stando a Roma è difficile dare conto con prontezza degli eventi calabresi, per cui mi scuso se pubblico gli eventi solo a cose fatte!
Giornata della memoria - Amm.ne Comunale di Vazzano
Il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, è la Giornata dedicata alla Memoria della Shoah.
In occasione della celebrazione, l'Amministrazione comunale di Vazano ha organizzato una manifestazione nell'Aula consiliare.
Alla presenza di un auditorio composto per la gran parte da studenti, specialisti di cultura ebraica hanno riflettuto sulla diffusione dell'antisemitismo nei diversi contesti culturali.In occasione della celebrazione, l'Amministrazione comunale di Vazano ha organizzato una manifestazione nell'Aula consiliare.
Il Dottor Roque Pugliese , presidente della comunità ebraica del Mediterraneo, ha sottolineato come le leggi razziali emanate in tempo di guerra non colpirono soltanto gli ebrei, giacché furono perseguitati anche zingari, omosessuali e Testiomoni di Geova.
"A lungo abbiamo ignorato l'eroismo di Perlasca e di Palatucci, e di altri personaggi che, a rischio della vita, aiutarono gli ebrei perseguitati" ha concluso ……., "Gli ebrei - ha affermato- non sono diversi. Essi sono un pezzo del cuore d'Italia. La Terra promessa è il luogo in cui essi riescono a dare il meglio di se stessi".
Alla manifestazione sono intervenuti anche gli assessori Lina Costa, responsabile della Politica culturale, della Politica scolastica e giovanile e Nino Mirenzi, che hanno sottolineato l'importanza della Giornata della Memoria per la creazione di una coscienza civile nelle nuove generazioni.
Nella sua relazione Nino Mirenzi ha chiarito le origini storiche del fenomeno antisemita ed ha proposto delle considerazioni sui rapporti tra cristianesimo ed ebraismo, non tralasciando di sottolineare le conseguenze politico-culturali del conflitto tra Israele e Palestina.
L'assessore Costa ha affermato che "in un mondo sempre più multiculturale -come sarà l'area euromediterranea di libero scambio - deve essere difeso il diritto alla diversità". Rendere la “Giornata della memoria” un’occasione di incontro e di riflessione non solo sul tragico passato, ma anche su come apprendere da esso insegnamenti per evitare quei drammatici errori e orrori e vivere in una società più solidale e umana, aperta e plurale è stato questo l’obiettivo degli incontri e delle iniziative, aperti a tutti, inseriti nel programma realizzato dall’assessorato alle politiche giovanili. Il “Giorno della memoria”per il Sindaco, ci tengo a dirlo, dura 365 giorni all’anno.
Questo è per me motivo di grande soddisfazione, perché rappresenta la conferma del radicamento di un’iniziativa che è nata nel 2002 con il “Treno della memoria” e che ha incontrato il favore della società regionale e delle istituzioni. L’Amministrazione comunale non ha interpretato staticamente il ruolo pubblico della memoria, ma è riuscita a farne un’occasione di riflessione sul presente e sul futuro, sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Abbiamo evitato la retorica commemorativa che produce semplificazione e banalizzazione, impostando un progetto di crescita della conoscenza. La scelta mi pare appropriata se pensiamo che in soli venticinque anni il nostro continente è stato teatro di due conflitti mondiali prima di imboccare definitivamente la strada della collaborazione tra ex nemici e di dare vita a quell’inedita formazione sovranazionale con ambizioni di “potenza civile” che è l’Unione europea. L’azione formativa che abbiamo promosso vuol evidenziare i meccanismi di creazione degli stereotipi e dei pregiudizi, mettendo al centro il principio di responsabilità individuale, che anche oggi è l’antidoto più efficace per impedire il ripetersi delle tragedie del Novecento e per contrastare l’antisemitismo ed il razzismo presenti tra le pieghe della nostra società.
Come David Grossman ha segnalato occorrono personalità libere che non si assoggettino all’omologazione di massa che pervade il nostro tempo, offusca il senso di responsabilità personale, “…fornisce scusanti per certi modi di agire e appiana contraddizioni morali ed emotive”. Può così accadere, in questa anestesia emotiva, che il male diventi “banale”, compiuto senza consapevolezza e che si propaghi in maniera insidiosa. La “banalità del male”, appunto.
L’ASSESSORE ALLA CULTURA
Lina COSTA
Il SINDACO
Nino MIRENZI
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