Comunità Ebraica di Napoli - Sezione di Trani
segretariato via dell’Industria 93 – 70051 Barletta
tel/fax 0883950639 cell 3402381725
Giovedi sera 20 marzo gli Ebrei celebrano Purìm ossia la vittoria degli Ebrei persiani e della regina Ester su Hamàn e i nemici di Israele.
Presso la Sinagoga Scolanova di Trani la prima lettura del Rotolo di Ester comincerà intorno alle 19:40 dopo la preghiera di Minchà e Arvit.
A partire da giovedi sera 20 marzo, preceduto dal cosiddetto digiuno di Ester (che a Trani termina alle 19:14), gli Ebrei celebrano Purìm con la prima lettura della Meghillath Ester (Rotolo di Ester), lettura da ripetersi la mattina successiva.
Purìm è una festa istituita dai Chachamim (i Maestri dell'Ebraismo) in ricordo della salvezza del popolo ebraico a opera della regina Ester nonchè la sua vittoria nei confronti di Hamàn, nemico giurato di Israele.
La lettura della Meghillà è accompagnata dal calpestìo rumoroso dei piedi ogni volta che viene nominato Hamàn.
A Purìm, oltre al precetto di assistere alla lettura del Rotolo di Ester occorre adempiere alla mishlòach manòt (scambio di porzioni di cibo tra parenti o amici), alla mattanòt laEvionìm (offerte ai poveri, minimo due di essi) e alla seudàth Purìm (pasto di Purìm che si consuma dopo la preghiera pomeridiana).
In Israele la festa si prolunga anche al 15 di Adàr e viene chiamata Purìm Shushàn (Purìm di Susa).
L’uso è che si gioisca cantando, ballando e bevendo vino fin quasi al punto da confondersi esclamando non: arùr Hamàn (maledetto Hamàn) e barùch Mordechài (benedetto Mordechai) ma addirittura il contrario.
Purìm è un appuntamento irrinunciabile per i bambini che in quest’occasione usano venire in Sinagoga mascherati non solo come segno di scherno nei confronti del perfido Hamàn ma anche per ricordare (soprattutto agli adulti) che spesso molti Ebrei cadono nell’errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici.
Si assimilano ossia, appunto, si mascherano.
La storia della regina Ester, Ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando la propria e quella del popolo ebraico non fosse stata messa in pericolo, insegna che per gli Ebrei nulla può essere scambiato con l’identità religiosa, culturale e umana consegnataci dall’Ebraismo.
Ciò assume ulteriori significati dopo i terribili fatti di alcuni giorni fa alla yeshivà di Gerusalemme ed è di auspicio affinchè l'intera Diaspora si stringa sempre più attorno a Israele, lo Stato ebraico.
Quest'anno Purìm viene celebrato nel secondo mese di Adàr (Adar shenì).
Ciò accade quando nel calendario ebraico arriva l'anno embolismico ossia aumentato di un mese per compensare lo scarto tra anno lunare e cicli stagionali dell'anno solare.
In questo caso, tutte le feste slittano di un mese, pertanto Pesach (la Pasqua ebraica) cadrà la sera del 19 Aprile (14 del mese di Nisan).
COSA RICORDIAMO A PURIM?
I fatti di Purìm risalgono a circa 2500 anni fa allorquando molti Ebrei esuli in Babilonia tornarono in Eretz Israel guidati da Ezra e Nehemia.
Tuttavia molti altri Ebrei scelsero di restare sotto Achashverosh (Assuero), re di Persia e Media.
Assuero, dopo aver ripudiato la sua prima moglie fece convocare a corte le più belle ragazze delle 127 province sulle quali egli regnava; fu scelta una ragazza ebrea, Ester (il nome ebraico era Hadassa che significa mirto) che andò in sposa al re.
Ester era stata cresciuta da suo cugino e tutore Mordechai ma di entrambi il re ignorava che fossero parenti ed Ebrei.
Un giorno Mordechai seppe che alcuni servi congiuravano per uccidere il re: avvertì Ester e il complotto fu sventato. In segno di gratitudine il re ricompensò Mordechai.
Ma il più potente consigliere del re, Hamàn (discendente di Amalèk, nemico del popolo ebraico ai tempi di Moshè) prese in grande odio sia Mordechai (che non si inchinava al suo passaggio) che il popolo ebraico cui Mordechai apparteneva (perché aveva leggi diverse da quelle di ogni altro popolo).
Tramite abili stratagemmi Hamàn convinse Assuero a firmare un editto in base al quale gli Ebrei sarebbero stati sterminati in tutto il regno.
Hamàn tirò persino a sorte (in ebraico pur) il giorno dell’eccidio: fu sorteggiato il 13 di Adar.
Anche questa volta Mordechai venne a sapere del piano efferato di Hamàn e chiese l’aiuto di Ester.
Benché la regina secondo l’uso del tempo non potesse presentarsi al re senza un suo invito decise ugualmente di rischiare; si recò da Assuero e lo invitò a un banchetto per il giorno dopo.
Durante il banchetto Ester smascherò Hamàn e rivelò al re e ai commensali la sua congiura contro gli Ebrei.
Allora il re ordinò che Hamàn venisse impiccato assieme ai suoi figli e che tutti gli Ebrei fossero liberi; la regina Ester a sua volta ordinò che da allora in poi gli Ebrei festeggiassero quel giorno che fu chiamato Purìm a ricordare il capovolgimento delle sorti di Hamàn e Israele.
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Giovedi sera 20 marzo gli Ebrei celebrano Purìm ossia la vittoria degli Ebrei persiani e della regina Ester su Hamàn e i nemici di Israele.
Presso la Sinagoga Scolanova di Trani la prima lettura del Rotolo di Ester comincerà intorno alle 19:40 dopo la preghiera di Minchà e Arvit.
A partire da giovedi sera 20 marzo, preceduto dal cosiddetto digiuno di Ester (che a Trani termina alle 19:14), gli Ebrei celebrano Purìm con la prima lettura della Meghillath Ester (Rotolo di Ester), lettura da ripetersi la mattina successiva.
Purìm è una festa istituita dai Chachamim (i Maestri dell'Ebraismo) in ricordo della salvezza del popolo ebraico a opera della regina Ester nonchè la sua vittoria nei confronti di Hamàn, nemico giurato di Israele.
La lettura della Meghillà è accompagnata dal calpestìo rumoroso dei piedi ogni volta che viene nominato Hamàn.
A Purìm, oltre al precetto di assistere alla lettura del Rotolo di Ester occorre adempiere alla mishlòach manòt (scambio di porzioni di cibo tra parenti o amici), alla mattanòt laEvionìm (offerte ai poveri, minimo due di essi) e alla seudàth Purìm (pasto di Purìm che si consuma dopo la preghiera pomeridiana).
In Israele la festa si prolunga anche al 15 di Adàr e viene chiamata Purìm Shushàn (Purìm di Susa).
L’uso è che si gioisca cantando, ballando e bevendo vino fin quasi al punto da confondersi esclamando non: arùr Hamàn (maledetto Hamàn) e barùch Mordechài (benedetto Mordechai) ma addirittura il contrario.
Purìm è un appuntamento irrinunciabile per i bambini che in quest’occasione usano venire in Sinagoga mascherati non solo come segno di scherno nei confronti del perfido Hamàn ma anche per ricordare (soprattutto agli adulti) che spesso molti Ebrei cadono nell’errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici.
Si assimilano ossia, appunto, si mascherano.
La storia della regina Ester, Ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando la propria e quella del popolo ebraico non fosse stata messa in pericolo, insegna che per gli Ebrei nulla può essere scambiato con l’identità religiosa, culturale e umana consegnataci dall’Ebraismo.
Ciò assume ulteriori significati dopo i terribili fatti di alcuni giorni fa alla yeshivà di Gerusalemme ed è di auspicio affinchè l'intera Diaspora si stringa sempre più attorno a Israele, lo Stato ebraico.
Quest'anno Purìm viene celebrato nel secondo mese di Adàr (Adar shenì).
Ciò accade quando nel calendario ebraico arriva l'anno embolismico ossia aumentato di un mese per compensare lo scarto tra anno lunare e cicli stagionali dell'anno solare.
In questo caso, tutte le feste slittano di un mese, pertanto Pesach (la Pasqua ebraica) cadrà la sera del 19 Aprile (14 del mese di Nisan).
COSA RICORDIAMO A PURIM?
I fatti di Purìm risalgono a circa 2500 anni fa allorquando molti Ebrei esuli in Babilonia tornarono in Eretz Israel guidati da Ezra e Nehemia.
Tuttavia molti altri Ebrei scelsero di restare sotto Achashverosh (Assuero), re di Persia e Media.
Assuero, dopo aver ripudiato la sua prima moglie fece convocare a corte le più belle ragazze delle 127 province sulle quali egli regnava; fu scelta una ragazza ebrea, Ester (il nome ebraico era Hadassa che significa mirto) che andò in sposa al re.
Ester era stata cresciuta da suo cugino e tutore Mordechai ma di entrambi il re ignorava che fossero parenti ed Ebrei.
Un giorno Mordechai seppe che alcuni servi congiuravano per uccidere il re: avvertì Ester e il complotto fu sventato. In segno di gratitudine il re ricompensò Mordechai.
Ma il più potente consigliere del re, Hamàn (discendente di Amalèk, nemico del popolo ebraico ai tempi di Moshè) prese in grande odio sia Mordechai (che non si inchinava al suo passaggio) che il popolo ebraico cui Mordechai apparteneva (perché aveva leggi diverse da quelle di ogni altro popolo).
Tramite abili stratagemmi Hamàn convinse Assuero a firmare un editto in base al quale gli Ebrei sarebbero stati sterminati in tutto il regno.
Hamàn tirò persino a sorte (in ebraico pur) il giorno dell’eccidio: fu sorteggiato il 13 di Adar.
Anche questa volta Mordechai venne a sapere del piano efferato di Hamàn e chiese l’aiuto di Ester.
Benché la regina secondo l’uso del tempo non potesse presentarsi al re senza un suo invito decise ugualmente di rischiare; si recò da Assuero e lo invitò a un banchetto per il giorno dopo.
Durante il banchetto Ester smascherò Hamàn e rivelò al re e ai commensali la sua congiura contro gli Ebrei.
Allora il re ordinò che Hamàn venisse impiccato assieme ai suoi figli e che tutti gli Ebrei fossero liberi; la regina Ester a sua volta ordinò che da allora in poi gli Ebrei festeggiassero quel giorno che fu chiamato Purìm a ricordare il capovolgimento delle sorti di Hamàn e Israele.
1 commento:
Guido e' un cognome ebreo?
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