presso l'ex campo di concentramento, una fitta serie di eventi dal 22 al 30 gennaio.
Si svolgeranno incontri con i testimoni, visite guidate, convegni e spettacoli, e la mattina del 27 gennaio sarà anche presente il Rabbino Capo di Napoli, Rav Umberto Piperno.
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ma salvandola sul vostro computer sarà più facile leggerla.
Da Strilli.it
Tarsia (CS): Tutto pronto per il Giorno della memoria
Il Comune di Tarsia utilizza il Giorno della Memoria per rendere la Memoria
un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni
e sulle speranze del nostro tempo. Solo ricordando quello che è stato,
guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della
nostra vita democratica oggi.
E’ questo il significato più importante che il sindaco di Tarsia, Roberto
Ameruso, attribuisce al Giorno della Memoria, le cui iniziative organizzate nel
Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia per il 2016 si svolgeranno dal
23 al 30 gennaio. Aggiunge il Sindaco di Tarsia: “L’Amministrazione ha fatto di
tutto per rendere possibile la realizzazione del ricco programma che si
svolgerà dal 23 al 30 gennaio 2016. Il ricordo di quello che è stato non è e
non può essere solo riflessione, ma la genesi di qualcos’altro: è un compito
che tutti dobbiamo assumerci per non ripetere gli errori del passato”.
Le iniziative sviluppate dalla stretta collaborazione tra il Consigliere
Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, e l’Associazione Ferramonti,
prenderanno il via con l’apertura della sala museale che rappresenta un continuum
di quella inaugurata lo scorso anno, mostrando ulteriori soggetti e la vita nel
campo negli anni durante la guerra. Nella nuova mostra fotografica e
documentaria allarga l’orizzonte di tutto ciò che avveniva nel Campo, dalla
vita privata, personale, individuale all’atmosfera generale. L’organizzazione
degli eventi è stata curata da Simona Celiberti.
Il 26 gennaio si terrà un importante momento di confronto di esperienze
dirette connesse alla deportazione. Ne parleranno insieme Michelina Grillo, figlia
di Giovanni, un deportato calabrese la cui vicenda personale è stata raccolta e
raccontata da Gennaro Cosentino nel libro “Giovanni Grillo da Melissa al Lager
– La vicenda di un deportato calabrese”, Dova Cahan, anche lei figlia di un
deportato rumeno che riesce a scampare alla deportazione dei filonazisti prima
e dei filocomunisti successivamente e la cui vicenda è raccontata nel libro “Un
Askenazita tra Romania ed Eritrea”. Saranno presenti al dibattito Leone
Paserman, già presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, e Roque
Pugliese, referente per la Calabria della Comunità Ebraica di Roma. Un momento
importante della mattinata è riservato all’incontro tra i testimoni profughi
del Pentcho e i nipoti del capitano Carlo Orlandi, il salvatore del Pentcho.
Il 27 gennaio, giorno della memoria, è il giorno riservato alle riflessioni
di tutti i presenti alla manifestazione. Tra le numerose istituzioni presenti,
religiose e civili, citiamo la presenza, per la prima volta, del Rabbino Capo
della Comunità Ebraica di Napoli, Rav. Umberto Piperno, della Presidente della
stessa Comunità, Lydia Shapirer, del Pro Rettore dell’Unical, Guerino
D’Ignazio, del Presidente della Regione, Mario Oliverio, di Mario Occhiuto,
Presidente della Provincia di Cosenza. S.E. il Prefetto Gianfranco Tomao
consegnerà, presso il Campo di Ferramonti, le medaglie d’onore ai cittadini
italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager.
Il 28 gennaio sarà una giornata tutta dedicata alle scuole e ai suoi
principali attori, gli alunni. Si inizierà con la proiezione del cortometraggio
girato dagli alunni della Scuola media di Tarsia “NOI”, liberamente tratto da
liberamente tratto dalle memorie e testimonianze di Paolo Salvatore (direttore
del campo). Subito dopo gli interventi, saranno gli alunni della secondaria di
primo grado dell’Istituto Comprensivo di Torano-Lattarico a presentare il loro
nuovo lavoro “IL LIMITE DEL GHIACCIO”, cortometraggio liberamente ispirato alla
storia dell’Ing. Alfred Wiesner, internato a Ferramonti che fondò subito dopo
la guerra la ditta Algida.
Le manifestazioni termineranno il 30 gennaio con la presentazione del libro
“Venti farfalle e una nuova primavera” con la presenza della scrittrice Teresa
Lazzaro. I lavori saranno conclusi dalla esecuzione di alcuni brani d’orchestra
ad opera degli alunni dell’Istituto Comprensivo “L. Settino” di S. Pietro in
Guarano e Castiglione Cosentino.
Significativa la presenza per tutti i giorni di manifestazione di alcuni
testimoni, sebbene non diretti, degli anni e delle vicende che hanno
caratterizzato la vita del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia; si
tratta di Dina Smadar ed Eva Porcilan, nate entrambe nel campo di Ferramonti, e
di Yolanda Bentham figlia di uno dei primi internati che arrivò nel campo già
ai primi di luglio del 1940.
Dal 22 al 30 gennaio si svolgeranno nel Campo di concentramento di
Tarsia manifestazioni di commemorazione proprie del Giorno della Memoria. Tra
incontri e dibattiti, i giorni più intensi saranno quelli del 26, del 27, del
28 e del 29 gennaio, dove si alterneranno tavole rotonde e spettacoli volti a
fissare nella memoria in maniera indelebile qui tragici eventi.
Per ricordarne qualcuno, segnaliamo che il 26 gennaio, sotto il
titolo “La narrazione: il mezzo più caldo per ricordare le deportazioni nella
seconda guerra mondiale”, prenderanno la parola il sindaco di Tarsia, Roberto
Ameruso, Michelina Grillo, dirigente MEF e figlia di un deportato, Dova Cahan,
scrittrice e regista israeliana, Roque Pugliese, referente calabrese della
Comunità ebraica di Napoli, Ottavio Di Grazia, docente dell’Università ‘Suor
Orsola Benincasa’, modererà il dibattito il docente dell’Università di Perugia,
Mario Rende.
Il Giorno della memoria, 27 gennaio, la cerimonia inizierà con la
presenza del rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli, rav Umberto
Piperno; la giornata proseguirà con interventi istituzionali tra i quali si
segnalano quelli di Mario Oliverio, Mario Occhiuto, Franco Sergio, Lydia
Schapirer e Guerino D’Ignazio, e con testimonianze personali. La conclusione
verrà affidata al duo pianistico dei Maestri Francesco e Vincenzo De Stefano
con il concerto “Vincitori e Vinti – chi ha realmente vinto e chi ha realmente
perso?”.
Altri incontri e confronti sono poi in programma fino al 30
gennaio.
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