Mercoledì 27 gennaio a
Bovalino, nell’ambito delle iniziative del Caffè letterario "Mario La
Cava", si svolgerà la mostra fotografica "Auschwitz, la memoria rende
liberi" a cura di Deborah Cartisano, di cui riporto alcune notizie da un
post di tre anni fa.
La mostra sarà visitabile,
su richiesta, da parte delle scolaresche dal 27 al 29 gennaio dalle 10 alle 12.
Il reportage "Auschwitz, la memoria rende
liberi" è stato eseguito durante un viaggio in Polonia della fotografa
Deborah Cartisano.
Queste foto raccontano le emozioni intense e vive
provate durante la visita al campo di sterminio, dalle quali scaturisce il
forte desiderio di contribuire alla memoria di quei tragici eventi, affinché
non si ripetano più.
Dentro questo reportage c’è l’evento drammatico del
rapimento del padre dell’autrice: cel campo la prigionia paterna era come
amplificata e ciò ha permesso di raccontarla per immagini.
Visitando Auschwitz è stata vissuta la drammatica
quotidianità dei prigionieri, la loro difficoltà esibita ha mostrato tutta la
sofferenza della prigionia: questo è stato a volte insopportabile e la
fotografia è diventata il filtro che ha protetto da queste emozioni,
permettendo di elaborarle in un secondo momento.
Deborah Cartisano è fotografa di reportage e ritratti; membro
dell’Associazione Libera, impegnata nella cultura e nel sociale, fa attività
con le scuole e i gruppi territoriali, affrontando il tema della memoria delle
vittime della Mafia e di promozione sui temi della legalità. In particolare,
organizza ogni anno la "Marcia della memoria", una
manifestazione-pellegrinaccio che giunge in Aspromonte, ai piedi di Pietra
Cappa, dove fu ritrovato il padre.
Anche dello scrittore
bovalinese Mario La Cava, a cui è intitolato il Circolo culturale che organizza
l’iniziativa, ho parlato due volte nel blog, come autore del libro "Viaggio inIsraele",
e per il suo legame con il campo di Ferramonti.
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