FLESS
Dipartimento di Filosofia Letteratura
e Scienze Storiche e sociali
Università di Bari “Aldo Moro”
Corso di Storia e didattica della Shoah
IV edizione
16-17 ottobre 2015
E come posso farlo in modo
equilibrato, nel rispetto cioè della sostanza storica ma al tempo stesso
tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia?
Infine: quali fra le molte
iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e
formativo?
Per rispondere a queste domande la Rete Universitaria per il Giorno della
Memoria e l’Università di Bari “Aldo Moro” (Dipartimento FLESS) istituisce
e promuove venerdì 16 e sabato 17 ottobre 2015, la quarta
edizione del Corso di Storia e didattica
della Shoah, articolato in forma
di convegno. L’iniziativa si
svolge in collaborazione con il MIUR, l’Ufficio Scolastico Regionale della
Puglia e la FLC CGIL Puglia.
La
responsabilità scientifica è a cura di Francesca R. Recchia Luciani (Docente di Filosofie contemporanee,
Dpt. FLESS-UniBA) e di Claudio Vercelli
(Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini, Torino). Il Corso si
avvale dei contributi scientifici e didattici dei/delle docenti: Cristiano M. Bellei, Antonio Brusa, Raffaella Di Castro, Claudio
Gaetani, Damiano Garofalo, Fiorenza Loiacono, Natascia Mattucci, Bruno
Maida, Elena Pirazzoli, Vanessa Roghi, Guri Schwarz.
Il convegno
dell’Università di Bari “Aldo Moro” è uno degli eventi organizzati negli stessi
giorni dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria in dieci atenei italiani:
Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Milano Statale,
Bologna-Forlì, Macerata, Europea di Roma, Teramo, del Molise, Napoli II e della
Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Anche
quest’anno l’iniziativa viene organizzata in prossimità del 16 ottobre, ovvero
della ricorrenza del Sabato Nero del 1943 e del rastrellamento del ghetto di
Roma, proprio per sottolineare la necessità di esercitare la “memoria storica”
al di là di ogni ritualità.
La
commemorazione della Shoah rappresenta ormai un valore acquisito della moderna
coscienza europea. Dall’anno 2000 in Italia questo valore è divulgato e
protetto da una legge nazionale: è la legge che fra l’altro individua nel 27 gennaio
il “Giorno della Memoria”, allo scopo di “ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte,
nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al
progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite
e protetto i perseguitati” (Legge 20 luglio 2000, n. 211, art. 1).
Il senso
profondo della legge va comunque oltre l’obbligo a ricordare il passato, spesso
riassunto nella formula “Perché non accada mai più!” consegnata in eredità da
Primo Levi. Ricordare la Shoah e diffonderne la conoscenza significa, in
termini più ampi ma non per questo generici, educare alla moderna cittadinanza
europea attraverso la promozione di valori e sentimenti alla base della
pacifica convivenza fra popoli, religioni ed etnie differenti, come la
responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.
Gli atenei che
istituiscono il Corso e i rispettivi organizzatori sono interpreti qualificati
di tali valori, sul piano scientifico, educativo ed etico. Nel corso del tempo
hanno concepito manifestazioni ufficiali in grado di tenere uniti rigore nella
ricerca, innovazione metodologica e qualità didattica. Già in passato, inoltre,
gli stessi responsabili scientifici hanno a loro volta organizzato o preso
parte a Corsi di storia e didattica della Shoah, che sono stati seguiti da
alcune centinaia di insegnanti.
Il convegno è
principalmente rivolto ad insegnanti di scuole secondarie di primo e di
secondo grado, ma è gradita la
presenza anche di insegnanti della scuola primaria, di dottorandi e studenti
universitari. La partecipazione alle giornate di studio è gratuita e al
termine di esse i partecipanti ottengono il rilascio di un attestato
individuale di frequenza e l’accredito di 2 CFU (1 CFU per ogni giornata del
convegno).
Ciascun
partecipante deve compilare e spedire alla Segreteria organizzativa il modulo
allegato, reperibile anche online sul sito dell’Università (www.uniba.it). Il modulo deve pervenire
entro il 13 ottobre 2015 via e-mail al seguente indirizzo: storiadidatticashoah2015@gmail.com
Ulteriori
chiarimenti possono ottenersi consultando la sezione “Corso di Storia e
didattica della Shoah 2015” su paolocoen.blogspot.it o scrivendo a: storiadidatticashoah2015@gmail.com.
INDIRIZZI CULTURALI E PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Dalla fine degli anni Settanta, in un
costante crescendo, e poi a seguire con l'istituzionalizzazione del Giorno
della Memoria, il tema dello sterminio degli ebrei d'Europa per mano nazista e
fascista è divenuto, da concreto fatto storico, l'oggetto di una pluralità di
approcci e di una molteplicità di sensibilità spesso slegate dalla materialità
dei processi ai quali essi, invece, affermano di richiamarsi. In tale modo si è
per più aspetti trasformato, assumendo la natura di metonimia assoluta del male
e dell'ingiustizia. Tale percorso culturale, come anche politico, che ha
investito soprattutto l'Europa e gli Stati Uniti, ha comportato non solo un
forte investimento di saperi specialistici, con molteplici ricadute, ma anche e
soprattutto il costituirsi di una pedagogia pubblica che ruota intorno ai
diversi usi della storia, come delle memorie, di quell'evento.
Non di meno, nell'affermare un nesso forte, a
tratti inscindibile, tra sua conoscenza e coscienza civile, l'attenzione
intorno alla Shoah ha alimentato un vero e proprio indotto culturale, composto
di linguaggi, simbolismi, raffigurazioni e retoriche. Un po' in tutti i campi
disciplinari, come anche e soprattutto nella vita associata, il ricordo della
sterminio è divenuto, per molti, una sorta di elemento costitutivo della
cittadinanza democratica, definendo la linea di divisione tra “civiltà” e
barbarie. Si è così costituito un immaginario che scavalca il dato storico, per
offrirsi come un complesso, articolato e stratificato insieme di imperativi,
ritenuti insindacabili poiché basati sulla frontiere tra ciò che è parte
dell'umanità e quanto, invece, nega il diritto all'esistenza dell'umano.
In questo delicato processo di rielaborazione
e identificazione, che ha coinvolto perlopiù quanti non sono stati vittime di
quella tragedia, il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa è stato
fondamentale nello stabilire narrazioni, grammatiche, stilemi espressivi del
pari ad agende di priorità. La memoria della Shoah, come campo di significati
apparentemente non negoziabili, diventa quindi anche una sorta di bacino di
aspettative e di supplenze etiche che fuoriescono dalla mera fattualità
storica, per rivelarsi nella loro natura di manufatto culturale e civile legato
alla lunga stagioni culturale che stiamo vivendo.
Il convegno, chiamando a raccolta studiosi di
varia estrazione, intende soffermarsi su queste dinamiche, verificando
l'impatto che esse stanno esercitando sulla coscienza collettiva nonché sulle
forme della comunicazione di quel passato nella cultura popolare. Si tratta di
una questione al medesimo tempo delicata e problematica nel suo definirsi come
oggetto di riflessione, che non può essere affrontata con gratuite
superficialità e falsi moralismi.
L'universo mediatico, qualora lasciato alle sue
logiche autoreferenziate, rischia di trasformare il diritto alla memoria in un
fenomeno che si spinge alle soglie di una sorta di spettacolarizzazione
collettiva, dove all'inflazione di rimandi si può accompagnare la
banalizzazione, la decontestualizzazione fino alla stessa falsificazione
storica operata dal negazionismo.
La questione del modo in cui si ricorda va
quindi ricondotta non solo al merito di ciò che è ricordato ma ai criteri con i
quali lo si fa e, soprattutto, ai mezzi che si utilizzano per trasmettere la
coscienza storica e morale di un passato tanto indiscutibile e imprescindibile
quanto terreno per potenziali manipolazioni.
Popshoah?
Immaginari e pratiche collettive intorno all'uso pubblico
della memoria
dello sterminio degli ebrei d'Europa
Coordinano i lavori la
Prof.ssa Francesca R. Recchia Luciani e
il Prof. Claudio Vercelli
Prima sessione
Venerdì 16 ottobre 2015 ore 15.00/19.00
presiede la Prof.ssa Francesca R. Recchia Luciani
Sede: Aula Aldo Moro c/o ex
Facoltà di Giurisprudenza, Piazza Cesare Battisti, Bari
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14.30-15.00
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REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
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15.00
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Francesca R. Recchia Luciani (Filosofie contemporanee UniBari)
Shoah Show
Il genocidio come oggetto culturale tra
mediatizzazione e consumo
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15.30
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Cristiano M. Bellei (Antropologia filosofica UniUrbino)
Consumare memoria. Simboli e narrazioni
della Shoah
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16.00
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Claudio Gaetani (Linguaggio cinematografico UniMacerata)
Riconosco ergo
Pop
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16.30
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Guri Schwarz (Storia contemporanea UniPisa)
La Shoah come paradigma: memorie multidirezionali,
metafore e paragoni (im)possibili
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17.00
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Raffaella Di Castro (Libraia e saggista, studiosa di Filosofia
Morale)
La Shoah tra pubblico e privato nelle
memorie di terza generazione
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17.30
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Natascia Mattucci (Filosofia politica UniMacerata)
Shoah tra riproducibilità e immaginazione
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18.00
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Damiano Garofalo (Linguaggio Radiotelevisivo, UniPadova)
Red Coat Reloaded. Schindler's List,
l'immaginario e la cultura pop
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18.30
19.00
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DISCUSSIONE
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Seconda sessione
Sabato 17 ottobre 2015 ore 9.00/13
presiede il Prof. Claudio Vercelli
Sede: Aula Aldo Moro c/o ex
Facoltà di Giurisprudenza, Piazza Cesare Battisti, Bari
FLESS
Dipartimento di Filosofia Letteratura
e Scienze Storiche e sociali
CORSO DI STORIA E DIDATTICA DELLA SHOAH 2015
IVa edizione
16-17 ottobre 2015
Scheda di adesione al Corso
Alla c.a. della
Prof.ssa Francesca R. Recchia Luciani
Dipartimento FLESS (Filosofia, Letteratura, Storia e
Scienze sociali)
Università di Bari “Aldo Moro”
Il/La sottoscritto/a.................................................................................................
nato/a ..............................................,
il ....................................., residente a
......................................................................., provincia.................................,
via/piazza............................................................,
cap.............................
(telefono...........................................;
cellulare..........................................................;
email……………….................................................................................................)
dichiara di voler prendere parte al Corso di Storia e
didattica della Shoah, istituito dall’Università di Bari “Aldo Moro” il 16 e il
17 ottobre 2015. Al tal proposito dichiara di prestare servizio in qualità di
docente presso il seguente istituto scolastico:
.........................................................................................................................................
ubicato
in................................................................................................................,
provincia..................................., ove insegna la/le seguente/i
materia/e..........................................................................................................................
Si prega di compilare in ogni parte e di spedire ai
seguenti indirizzi e-mail: storiadidatticashoah2015@gmail.com.
I responsabili del Corso si impegnano sotto la propria responsabilità
ad osservare le leggi vigenti in materia di privacy e di utilizzare le
informazioni ricevute unicamente al fine dell’organizzazione del corso stesso o
di iniziative simili.
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