Per il quarto anno si svolgerà, dal 12 al 17 ottobre
prossimi, il “Tropea Festival Leggere & Scrivere”, una interessante
rassegna culturale che mancava nel panorama calabrese e che sta assumendo un’importanza
sempre maggiore.
Quest’anno ci sarà anche una voce ebraica, che vi
voglio presentare.
A Tropea Festival “Leggere
& Scrivere” la presentazione del libro di Dova Cahan a Vibo Valentia,
Palazzo Gagliardi, Sala B, il 14/10/2015 alle ore 10.00
Interverranno
il Dott. Roque Pugliese e la Dott.ssa Licia Bevilacqua
Nel
febbraio 1948, all’età di sette mesi, giunge ad Asmara, Eritrea, dove ha
vissuto fino al giugno 1967. Dopo la Guerra dei Sei Giorni si è trasferita in
Israele per proseguire gli studi, per cercare di realizzare una nuova vita e
integrarsi in quello che era lo Stato ideale di suo padre, attivista sionista
romeno che dovette abbandonare la Romania dopo l’avvento del comunismo per
rifugiarsi come profugo in Eritrea.
Vent’anni
vissuti ad Asmara, in quell’oasi dell’Africa Orientale, hanno lasciato
un’impronta profonda che difficilmente può essere cancellata.
Nei
quarant’anni vissuti in Israele ha conosciuto tutti i momenti difficili di
questa giovane nazione sempre sottoposta a continue guerre: la Guerra di Yom
Kippur del 1973, la guerra di Saddam Hussein del 1999 con la protezione delle
maschere anti-gas, le due guerre del Libano, la guerra di Gaza, per non parlare
degli attentati terroristici con cui sia lei che sua sorella Lisa si sono molte
volte trovate a fare i conti.
Dal programma del TropeaFestival
Dova Cahan presenta “Un Askenazita tra Romania ed
Eritrea” (GDS, 2010).
Interviene Roque Pugliese. Modera Licia Bevilacqua
Interviene Roque Pugliese. Modera Licia Bevilacqua
Dova
Cahan ha ricostruito la storia della sua famiglia, e in particolare quella di
suo padre Herscu Saim Cahan. Attivo sionista, un organizzatore del movimento
della gioventù ebraica “Hanoar Hazioni”, impegnato nel salvataggio degli ebrei
perseguitati in Romania, dopo mille peripezie trova riparo in Eritrea dove
fonda una fabbrica di carne kasher. Forte in questo campo imprenditoriale il
suo legame culturale e commerciale con l’Italia essendo egli il produttore
della rinomata carne in scatola per l’esportazione “Montana”.
Risale all’aprile del
2014 questa intervista all’autrice
Nessun commento:
Posta un commento