Nel video, la famosa versione del per violoncello e orchestra del Kol Nidrè composta da Max Bruch, in una esecuzione della Kleines Symphonischer Orchester des Collegium Musicum TU/FU Berlin.
Alla sera della vigilia di
Yom Kippur ci si reca al Bet Haknésset prima del tramonto; la prima preghiera che si recita è il Kol Nidré, detta anche Kal Nidré o Kol Hanedarìm. È un passo con il quale noi chiediamo che tutte le promesse e i voti espressi nel corso dell'anno e non mantenuti siano annullati e siano considerati come mai pronunciati. Secondo i saggi, infatti, Yom Kippùr non ha in sé il potere di perdonare i voti non mantenuti, trasgressione estremamente grave in quanto il peccato commesso con le parole sarebbe ancor peggiore di quello commesso con le azioni.
Il Kol Nidré viene quindi recitato in maniera estremamente solenne facendo uscire, secondo le varie usanze, tutti o alcuni sifré Torà dall'Aròn Hakòdesh e portandoli alla tevà; il khazàn quindi recita la preghiera a voce alta, per tre volte.
Nessun commento:
Posta un commento