Dal blog CalabriaEventi
"Mio padre nel lager":
un film di Enzo Carone presentato al Cinema Moderno di Vibo il 27 Gennaio
Sarà presentato a Vibo Valentia il 27 Gennaio 2010, presso il Cinema Moderno, l'ultimo lavoro cinematografico di Enzo Carone, regista di Tropea.
Il titolo del film-documentario è "Mio Padre nel Lager". L'appuntamento sponsorizzato e patrocinato da alcune amministrazioni ed alcune associazioni del territorio, si inserisce nelle celebrazioni per la Giornata della Memoria volute dal comune di Vibo Valentia e dall'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia.
"Oltre il ricordo" il sottotitolo dell'evento che si svolgerà a partire dalle ore 17,00 e a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Ingresso libero.
Il titolo del film-documentario è "Mio Padre nel Lager". L'appuntamento sponsorizzato e patrocinato da alcune amministrazioni ed alcune associazioni del territorio, si inserisce nelle celebrazioni per la Giornata della Memoria volute dal comune di Vibo Valentia e dall'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia.
"Oltre il ricordo" il sottotitolo dell'evento che si svolgerà a partire dalle ore 17,00 e a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Ingresso libero.
Da il Quotidiano della Calabria di mercoledì 26 gennaio
Parghelia. La città ricorda l’Olocausto
Fra gli appuntamenti la proiezione del film “Mio padre nel lager”
di Enzo Carone
di Enzo Carone
Diverse le iniziative volute dal Comune per il giorno della Memoria
Vittoria Sacca’
Parghelia - Il giorno della memoria sarà adeguatamente celebrato dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maria Letizia Brosio, che chiama l’intera cittadina a raccolta per ricordare gli oltre sei milioni d’innocenti che, durante la seconda guerra mondiale, furono vittime dello sterminio nazista.
Il 27 gennaio, giorno della Memoria, è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha inteso aderire alla proposta internazionale di dichiarare questo giorno come momento di commemorazione di tutte le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell’Olocausto anche in onore di tutti coloro che misero a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati da quella furia insensata. La data scelta, è il giorno in cui furono abbattuti, finalmente, i cancelli di Auschwitz, il campo di concentramento che cancellò milioni di persone dal mondo. Le eliminazioni, dichiara l’assessore alla cultura Anna Sambiase, vennero realizzate in maniera scientifica e organizzata.
«Oltre agli ebrei, persero la vita prigionieri e dissidenti politici, portatori di handicap, omosessuali, zingari, testimoni di Geova, slavi. Oltre a tali esecuzioni i nazisti condussero molti esperimenti medici sui prigionieri, bambini compresi. La portata di quello che accadde nelle zone controllate dai nazisti - prosegue l’assessore - non si conobbe esattamente fino a dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Il ricordo dell’Olocausto negli intenti della nostra Giunta comunale è importante, oltre che per onorare quelle persone cadute senza alcun motivo, anche per educare i giovani e perché simili persecuzioni non debbano più ripetersi».
L’Amministrazione comunale, assessorato alla cultura, in collaborazione con il “Cenacolo culturale Il Pensiero libero”, presso la sala consiliare, alle ore 17.30, celebrerà il 27 gennaiocon un incontro sul tema “Oltre il ricordo…” e quindi con la proiezione del docu-film dal titolo “Mio padre nel lager” realizzato dal regista tropeanoEnzo Carone, tratto dal libro omonimo di Antonio Pugliese. Attraverso le immagini, verrà raccontata la vita che i prigionieri furono costretti a sopportare in un campo di sterminio. Testimonianza raccolta da Pugliese che riuscì a dare alle stampe il su citato libro nel quale le parole di suo padre Giuseppe, nativo della vicina Brattirò, allora giovane carabiniere anch’egli deportato e vittima di una guerra crudele, raccontano unospaccato diquei momenti tragici per l’umanità. Sarà ricordata, inoltre, la figura del commissario di Ps Filippo Accorinti vissuto a Parghelia e del quale, purtroppo, dopo la prigionia nel Campo di sterminio di Dachau e in quello di Mathausen, non si ebbero più notizie se non quella della sua morte.
L’assessore Sambiase, oltre ad estendere l’invito a tutta la cittadinanza, si augura la presenza delle famiglie «perché i giovani possano sapere quello che è stato».
1 commento:
Very interesting place!
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