Calabria judaica - Sud ebraico

Calabria judaica ~ Sud ebraico
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione

Secondo una leggenda, che attesta l'antica frequentazione orientale della nostra regione, Reggio fu fondata da Aschenez, pronipote di Noé.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; a
ttraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.

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giovedì 17 settembre 2015

Ferramonti: due video

Ferramonti: Mostra Convegno sulla Brigata Ebraica
Da YouTube 

Questo primo video ripercorre brevemente l’avventura della Brigata ebraica in Italia
Su iniziativa del Comune di Tarsia, il 14 Settembre 2015 si aprirà nelle sale del nuovo Museo di Ferramonti una mostra sulla Brigata Ebraica, un piccolo gruppo di soldati provenienti dalla Palestina che si unirono alle forze Anglo-Americane nella Liberazione dell'Italia. Questo gruppo di soldati costituì il primo nucleo della formazione dell'esercito del costituendo Stato di Israele. Per la Brigata Ebraica l'entrata e la presenza nel campo di Ferramonti, ben descritta nel diario del cappuccino Callisto Lopinot, rappresentò storicamente il primo atto formale nella seconda guerra mondiale. Anche da questo punto di vista, quindi, la Storia del Campo di Ferramonti di Tarsia aggiunge un'altra peculiarità e primato storico e ancora di più unisce Ferramonti a Israele.
Si invitano tutti gli interessati a vedere questa straordinaria mostra e a partecipare il 21 settembre al Convegno che avrà, fra i partecipanti, l'Ing. Leone Pasermann, presidente del Museo della Shoah di Roma e figura di spicco del mondo ebraico italiano, e del Dr. Roque Pugliese, rappresentante della Comunità Ebraica di Napoli per la Calabria

Video originale di Ferramonti di Tarsia nel settembre del 1943
Da YouTube 


Questa è finora l'unica testimonianza video del campo di Ferramonti. Fu girato dagli inglesi pochi giorno dopo il loro ingresso nel Campo (14 setttembre 1943). Ho ritrovato (non io, Agazio Fraietta, ma l’anonimo che ha caricato il video su YouTube) fortunosamente questo video presso l'Imperial War Museum di Londra nel 2004. Il video ha sicuramente un aspetto propagandistico (le relazioni militari inglesi descrivono rapporti molto meno idilliaci rispetto a quello che si vede qui), tuttavia questo video ha la sua notevole importanza storica perchè, al di là di tante parole, fa vedere gli internati, le loro condizioni fisiche e di vestiario nel settembre del 1943. Nel video è anche possibile vedere il recinto del campo che qui appare una staccionata di legno con un solo giro di filo spinato in alto.

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