Essendo passato molto tempo, ho ritenuto opportuno farlo io, scusandomi con loro per eventuali inesattezze, e pregandoli di inviare (nel caso) un commento di rettifica e precisazione.
Caratteristica di questa chiesa (come di tutte le altre che si riconoscono in EDIPI (Evangelici d'Italia per Israele) è una grande amicizia e un grande amore per gli ebrei e per lo Stato di Israele.
Segno e frutto particolare di questa amicizia è la splendida Corale (che ho avuto modo di seguire con commozione l'anno scorso a Bova Marina in occasione della Giornata della cultura ebraica), che predilige i canti e le musiche ebraiche, e li esegue con amore e perizia, come potete direttamente sentire e vedere nel loro sito.
Voglio ora riprendere dal loro sito quanto dicono a proposito di Israele:
"La Chiesa di Palmi ha abbracciato pienamente quello che è il proposito di Dio per Israele. Mentre il tempo dei gentili volge al termine e l’Evangelo viene predicato in tutto il mondo, il Signore sta raccogliendo e portando nella Terra Promessa il popolo ebraico, perchè è là che lo incontrerà. Ed è proprio in questo momento particolare, mentre il piano di Dio per la reintegrazione nazionale e spirituale di Israele si adempie, che lo Spirito Santo ci induce ad intercedere per la pace di Gerusalemme con quella passione che viene dall’alto.
Questo significa benedire e sostenere Israele, combattendo le entità infernali dell’antisemitismo e dell’antisionismo.
Questo significa pregare affinché sia riversato “sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione” ed essi possano guardare a Colui che hanno trafitto e dire: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!” (vedi Zaccaria 12:10; Matteo 24:39).
Questo significa pregare per il ritorno di Gesù, il Principe della pace, Colui che poggerà i Suoi piedi sopra il Monte degli Ulivi, che sarà re su tutta la terra e che sarà adorato da tutte le nazioni (vedi Zaccaria 14:4,9,16)".
"La Chiesa di Palmi ha abbracciato pienamente quello che è il proposito di Dio per Israele. Mentre il tempo dei gentili volge al termine e l’Evangelo viene predicato in tutto il mondo, il Signore sta raccogliendo e portando nella Terra Promessa il popolo ebraico, perchè è là che lo incontrerà. Ed è proprio in questo momento particolare, mentre il piano di Dio per la reintegrazione nazionale e spirituale di Israele si adempie, che lo Spirito Santo ci induce ad intercedere per la pace di Gerusalemme con quella passione che viene dall’alto.
Questo significa benedire e sostenere Israele, combattendo le entità infernali dell’antisemitismo e dell’antisionismo.
Questo significa pregare affinché sia riversato “sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione” ed essi possano guardare a Colui che hanno trafitto e dire: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!” (vedi Zaccaria 12:10; Matteo 24:39).
Questo significa pregare per il ritorno di Gesù, il Principe della pace, Colui che poggerà i Suoi piedi sopra il Monte degli Ulivi, che sarà re su tutta la terra e che sarà adorato da tutte le nazioni (vedi Zaccaria 14:4,9,16)".
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