In
occasione dell'inaugurazione della quinta edizione del “A Year of Fashion at
Beit Ha'ir”, il 29 ottobre alle ore 20.30, nella suggestiva cornice del Museo
Beit Ha'ir della città di Tel Aviv-Giaffa, verrà presentata la mostra
“CANGIARI ManoAmano
Fashion.
Environment. Society” .
“ManoAmano”
racconta la moda come strumento di riscatto e valorizzazione delle sapienti
tradizioni artigiane italiane, moda che diventa ponte di congiunzione tra le
diverse culture.
Stile
ed etica si sviluppano in parallelo e si concretizzano nei preziosi capi della
griffe, frutto di un lavoro paziente e manuale di una “comunità produttiva”
indissolubilmente legata al proprio territorio. CANGIARI nasce infatti dal Gruppo Cooperativo GOEL,
una rete di imprese sociali che si impegnano per lo sviluppo sostenibile del
proprio territorio.
CANGIARI
è tessuti al telaio a mano: la mostra ne esplora le radici culturali
grecaniche e bizantine, racconta l'intero processo produttivo, dalle materie
prime - come i filati di ginestra d'Aspromonte e la seta vegana (prodotta senza
la soppressione del baco) - fino ai tessuti artigianali degli antichi telai
calabresi. Verrà proposto ai visitatori un excursus della filosofia stilistica
e concettuale alla base del brand, gli strumenti della tessitura a mano e,
infine, i capi più rappresentativi delle varie collezioni.
La
sfilata dei capi CANGIARI coronerà la seconda parte della serata.
La
moda come strumento di cambiamento sociale è anche alla base dei progetti di
altre realtà israeliane presenti alla “A Year of Fashion at Beit Hair” come
Achoti, Turning the Tanbles, Kuchinate e delle opere tridimensionali e
multimediali degli artisti Anat Martkovich, Gil Yefman, Boaz Aharonovitch,
Ophir Toubul, Avi Milgrom.
“CANGIARI ManoAmano” è un progetto voluto e
organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e dal fashion
brand etico CANGIARI.
“A
Year of Fashion at Beit Hair”, nasce dalla collaborazione del Beit Ha'ir, la Municipalità
di Tel Aviv-Yafo, l'Ambasciata d'Italia in Israele, l'Istituto Italiano di
Cultura di Tel Aviv.
Moda: la griffe etica 'Cangiari'sbarca a Tel Aviv
Moda come strumento di promozione sociale
(Di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - Tel Aviv, 30
ottobre - La moda - e non solo - come ''strumento di promozione sociale'': ci
crede fermamente 'Cangiari', marchio stilistico calabrese, fondato sotto il
tutorato di Santo Versace, che ieri a Tel Aviv ha presentato 'ManoAMano',
mostra sospesa tra moda, ambiente e societa', in uno dei luoghi piu' belli
della citta' israeliana, ovvero il vecchio municipio in piazza Bialik, ora
museo 'Beit Ha'ir. 'Cangiari' (che in dialetto calabrese vuol dire 'cambiare')
appartiene al Gruppo cooperativo Goel a capo di numerose imprese sociali della
Calabria e opera per l'inserimento nel mondo del lavoro soprattutto dei giovani
e delle donne. Organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Tel Aviv,
diretto da Carmela Callea, dall'Ambasciata italiana in Israele e dal 'Beit
Ha'ir' con a capo Ayelet Bitan Shlonsky, la rassegna ha presentato la maniera
di lavorare di 'Cangiari' che utilizza materiali locali come il filo e la seta
nella produzione di tessuti elaborati al telaio a mano da artigiane, secondo la
tradizione calabrese che affonda le proprie radici nell'antichita' greca e
bizantina. E i risultati non hanno tradito le attese: modelli di design
contemporaneo di alta qualita', dai tessuti (in parte 'cru' e in parte no) con
colori a contrasto di raffinate tonalita'. Un 'taglio' modernissimo che a Tel
Aviv - citta' in tutto e per tutto segnata dallo 'Start Up' - hanno riscosso un
notevole successo. Del resto Cangiari ha una solida esperienza come si e' visto
nelle ultime edizioni della Moda Italiana di Milano.
In
apertura di manifestazione, Vincenzo Linarello, presidente di Goel (nome tra
l'altro tratto dal biblico Libro di Ruth) ha sottolineato che la maison e' la
prima ''griffe etica'' nel segmento moda. Obiettivo del Gruppo Cooperativo - ha
aggiunto -''e' quello di aiutare la gente a liberarsi di tutto cio' che nega la
dignita' di uomini e di cittadini in una regione che ha molti problemi di
questo tipo. E Goel - ha spiegato - non lo fa con le parole ma con fatti
imprenditoriali che non hanno fini di lucro''.
Anche
l'ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talo' ha evidenziato che
l'evento di Tel Aviv ''rappresenta un'immagine straordinaria dell'Italia e
della regione Calabria.
'Cangiari',
come dice la parola, e' sinonimo di cambiamento, di riscatto di una terra molto
bella che vuole risolvere i suoi problemi. 'Etico' - ha concluso invitando a
visitare la Calabria - non solo e' bello ma anche conveniente''.
''Questa
- ha spiegato Callea - e' una mostra che ha come scopo la promozione del
dialogo e punta all'inserimento delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro''.
Non a caso all'iniziativa hanno partecipato alcune organizzazioni sociali
israeliane, tra cui 'Achoti'' (Sorella), piu' impegnate in questo settore,
nonche' tre giovani designer come Anat Martkovich, Gil Yefman, Boaz
Aharonovitch e l'artista Avi Milgron.
E
per restare in tema di Calabria, domani lo chef Luigi Quintieri presentera' le
sue specialita' gastronomiche all'Hilton di Tel Aviv dove restera' tutto il
mese di novembre.
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