Napoli, 25 lug. -(Aki) - La comunità ebraica partenopea protesta con forza nei confronti del Comune di Napoli per lo stato di abbandono nel quale versa il cimitero ebraico della città. In una lettera scritta oggi dal presidente della comunità, Pier Luigi Campagnano, ed indirizzata al sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, si accusa l'amministrazione di essere inadempiente rispetto ad un accordo sottoscritto da oltre mezzo secolo per la gestione del cimitero.
Lettera aperta
Al Sindaco di Napoli
On. Rosa Russo Iervolino
Napoli 24 luglio 2008
Le voglio segnalare un ennesimo disservizio al cimitero Ebraico di Napoli di proprietà comunale.
Ma mi sembra opportuna un po’ di storia.
Nel 1954 la Comunità ebraica di Napoli stipulava con il Comune di Napoli una convenzione con cui il Comune cedeva alla Comunità ebraica un terreno nella zona cimiteriale adatto alle nostre esigenze di culto. Nella convenzione si chiariva che la manutenzione, la pulizia, il giardinaggio e la guardiania sono totalmente a carico del Comune, alla Comunità restava solo l’onere di pagare di volta in volta la porzione di suolo necessaria alle singole sepolture.
I rapporti amministrativi sono tuttora efficaci, il servizio, invece è andato sempre peggiorando anno dopo anno, per raggiungere il colmo negli ultimi tre anni. Non c’ è più un custode . Il più delle volte il cancello risulta chiuso. I visitatori potrebbero farsi aprire il cancello telefonando ad un numero indicato all’ingresso e dovrebbero venire degli incaricati con le chiavi. Questi, invece, spesso si fanno attendere anche ore o non vengono proprio. Lo stato di manutenzione è inesistente, tutte le tombe sono coperta di erbacce, in alcuni casi una foresta, tanto che non è possibile avvicinarsi alle tombe stesse ed individuare le lapidi.
Questo cimitero è frequentato da molti stranieri che hanno i propri cari sepolti a Napoli e certamente noi e la città non facciamo una bella figura.
Anche in occasione di sepolture non viene svolta alcuna pulizia e agli intervenuti si manifesta uno
stato di gravissimo degrado.
Numerose sono state le telefonate e le lettere di protesta.
Abbiamo spesso incontrato gli Assessori che si sono succeduti, tutti ben consapevoli del problema
e, a parole, pronti a risolvere il problema ma invano.
Siamo, quindi costretti a richiamare con fermezza la convenzione a suo tempo stipulata, ad invitarLa a ripristinare la guardiania con persona fissa fino alle 15,00, a far provvedere ad una assidua pulizia e manutenzione, e soprattutto a programmare interventi di giardinaggio che permettano il decoro necessario al luogo ed un agevole accesso alle tombe.
Con stima,
Comunità Ebraica di Napoli
Pier Luigi Campagnano, presidente
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