Le terre dell'Italia meridionale furono (dopo Roma) le prime in Italia che videro presenze ebraiche, che, per alcuni, risalgono a prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte di Tito (70 dC), per altri invece sono successive a questa data.
Certo è, comunque, che a partire dai secoli dell'Impero furono presenti in modo massiccio in tutto il Meridione: oltre alle tracce ricordate per la Calabria in questo blog, dobbiamo ricordare la Sicilia (come centro di commercio e di cultura), la Basilicata (famose le numerose iscrizioni di Venosa), la Campania (antichissima la comunità di Pozzuoli), non mancarono in Abruzzo e in Molise (ne fanno fede i cognomi Teramo, Ortona e molti altri) e in Sardegna, e laPuglia fu sede di importantissimi centri culturali, tanto che si arrivò a dire (parafrasando un verso biblico) "Da Bari uscirà la Legge e la parola del Signore da Otranto".
Nel Talmud il Sud Italia è ricordato più volte come Magna Grecia (Yavan shel Italia = Grecia d'Italia).
Attraverso alterne vicende, le comunità ebraiche continuarono a fiorire (con particolare splendore nella Sicilia araba) fino al XV-XVI secolo.
Alla fine del XV secolo, scacciati dai sovrani spagnoli, furono costretti a lasciare la Sicilia, e pochi anni dopo (una prima volta nel 1511 e poi definitivamente dal 1541) tutto il Regno di Napoli: a parte presenze isolate o nascoste e ritorni sporadici, si può dire che fino all'unità d'Italia tutto il Meridione fu "judenrein".
Con l'Unità, cominciarono lentamente a tornare, anche se non in grande numero, e si ricostituirono le comunità di Napoli e di Palermo, ma ancora una volta, le leggi razziali fasciste del 1938 distrussero la rinascente presenza.
Solo temporanemante, dall'8 settembre 1943 fino alla fine della guerra e poi fino al 1948, con la costituzione dello Stato di Israele, il Sud si ripopolò di ebrei, prima rifugiati dal Nord ancora occupato dai nazifascisti e poi per imbarcarsi sulle navi dirette al rinato Stato ebraico.
Al giorno d'oggi la presenza ebraica nel Meridione è piuttosto ridotta, e questo blog vuole ricostruirne la storia (dedicandoci particolarmente alla Calabria, naturalmente, ma non ignorando il resto del Sud) e seguirne l'attualità.
Certo è, comunque, che a partire dai secoli dell'Impero furono presenti in modo massiccio in tutto il Meridione: oltre alle tracce ricordate per la Calabria in questo blog, dobbiamo ricordare la Sicilia (come centro di commercio e di cultura), la Basilicata (famose le numerose iscrizioni di Venosa), la Campania (antichissima la comunità di Pozzuoli), non mancarono in Abruzzo e in Molise (ne fanno fede i cognomi Teramo, Ortona e molti altri) e in Sardegna, e laPuglia fu sede di importantissimi centri culturali, tanto che si arrivò a dire (parafrasando un verso biblico) "Da Bari uscirà la Legge e la parola del Signore da Otranto".
Nel Talmud il Sud Italia è ricordato più volte come Magna Grecia (Yavan shel Italia = Grecia d'Italia).
Attraverso alterne vicende, le comunità ebraiche continuarono a fiorire (con particolare splendore nella Sicilia araba) fino al XV-XVI secolo.
Alla fine del XV secolo, scacciati dai sovrani spagnoli, furono costretti a lasciare la Sicilia, e pochi anni dopo (una prima volta nel 1511 e poi definitivamente dal 1541) tutto il Regno di Napoli: a parte presenze isolate o nascoste e ritorni sporadici, si può dire che fino all'unità d'Italia tutto il Meridione fu "judenrein".
Con l'Unità, cominciarono lentamente a tornare, anche se non in grande numero, e si ricostituirono le comunità di Napoli e di Palermo, ma ancora una volta, le leggi razziali fasciste del 1938 distrussero la rinascente presenza.
Solo temporanemante, dall'8 settembre 1943 fino alla fine della guerra e poi fino al 1948, con la costituzione dello Stato di Israele, il Sud si ripopolò di ebrei, prima rifugiati dal Nord ancora occupato dai nazifascisti e poi per imbarcarsi sulle navi dirette al rinato Stato ebraico.
Al giorno d'oggi la presenza ebraica nel Meridione è piuttosto ridotta, e questo blog vuole ricostruirne la storia (dedicandoci particolarmente alla Calabria, naturalmente, ma non ignorando il resto del Sud) e seguirne l'attualità.
Nella Cartina a lato sono segnalate le comunità ebraiche presenti nel Meridione: in rosso e fucsia il territorio della Comunità di Roma (il blog si interesserà alle regioni in rosso: Abruzzo e Sardegna); in blu il territorio della comunità di Napoli (di tutta questa si interesserà il blog), con in tonalità più scura la Puglia, di "competenza" della sezione di Trani, la ricostituita Comunità che accende di speranze tutti gli ebrei del Sud e dei loro amici.
Sono in corso dei progetti per ricostituire la Comunità di Palermo, e (ancora in embrione) non mancano i tentativi di riunire gli ebrei di Calabria.
Recapiti
Napoli: Via Cappella Vecchia 31, 80121, tel. 081 7643480, fax 081 7643480
napoliebraica@gmail.com, NapoliEbraica
Sezione di Trani - segretariato: via dell’Industria 93, 70051 Barletta, tel/fax 088 3950639
ebraicatrani@fastwebnet.it
Roma: Lungotevere Cenci, 00186, tel. 06 6840061, fax 06 68400684
info@romacer.org, RomaCER
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