Ci vergogniamo di avere simili compaesani, a maggior ragione se sono personaggi pubblici, amministratori di una grande città come Reggio e dirigenti di un grande partito come il Popolo della Libertà.
Ogni volta speriamo che simili argomenti non debbano più ascoltarsi, e ogni volta dobbiamo, purtroppo, rimanere delusi.
Auspicando che chi di dovere tragga le debite conclusioni, esprimiamo all'Unione delle comunità ebraiche e a tutti gli ebrei la nostra solidarietà e partecipazione personale nella sofferenza e nell'indignazione per queste oscenità.
Renzo Gattegna (comunità ebraiche) si rivolge ad Angelino Alfano dopo le frasi (e le scuse) di Tuccio su Benigni
Ha 1.224 amici su Facebook. Dichiara di parlare inglese e francese ma per non far torto a chi parla e capisce solo l’italiano, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Reggio Calabria, Luigi Tuccio, coordinatore cittadino del Pdl, ex Msi, ex An e personaggio vicinissimo al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, ha deciso di usare la lingua di Dante. Per usarla proprio contro Roberto Benigni che la Divina Commedia ha portato a rinnovato lustro in giro per il mondo.
Sul suo profilo Facebook, Tuccio – che ieri ho cercato per avere conferma o smentita delle frasi usate e per fugare ogni dubbio di un gesto di pirateria informatica - ha scritto, come dice lui stesso, nei pressi di Reggio Calabria: “Svegliaaaaa…Abbiamo pagato Benigni per fargli fare l’ennesima filippica contro Berlusconi e la lode della merda! Comunista ebreo miliardario e senza contenuti!”. Un’ora dopo, per meglio esplicitare il proprio pensiero, sempre in bacheca dichiara: “…non ho difficoltà a definire ebreo chi è miliardario ed ostenta umiltà e parsimonia in un contesto che non gli è consono. Ciò in ragione di costumi di vita tipici che ritengo attribuire ed assumendone la responsabilità. Il fatto che io non provi simpatia verso il popolo ebreo, non credo sia un’offesa”.
Pronte le reazioni, a partire dal Partito dei comunisti italiani. “L’assessore Tuccio utilizza, indegnamente, le parole comunista ed ebreo – ha dichiarato il segretario cittadino Ivan Tripodi - come termini per offendere e dileggiare qualsiasi essere umano che non gode del suo favore. Tutto ciò è sinonimo, palese e inequivocabile, di totale mancanza della benché minima tolleranza e del rispetto nei confronti del prossimo, comunista o ebreo o nero o zingaro che possa essere. Per quanto ci riguarda siamo orgogliosamente comunisti e, altrettanto orgogliosamente, ci sentiamo ebrei, neri, zingari, e non ci faremo intimidire dalle parole di un Tuccio qualsiasi. E’ comunque, del tutto evidente che le gravissime parole dell’assessore Tuccio rappresentano uno sfregio, non solo alla comunità ebraica italiana e internazionale, ma a tutta la città di Reggio Calabria e all’attonita popolazione reggina, che, sempre, nella loro storia hanno evidenziato aspetti di enorme solidarietà, di profonda tolleranza e di pieno rispetto nei confronti del prossimo”.
Ho rintracciato a Pisa, dove si era recato per motivi personali, l’assessore Tuccio che si è limitato a dichiarare: “Mi occupo di altro nella vita e Facebook è solo un gioco. Stimo Benigni che è un grande artista come Celentano. Il termine ebreo? Ho sbagliato e chiedo scusa. Che sia comunista è evidente. Chiedo scusa anche a Benigni. Questa cosa mi servirà da lezione. Le dimissioni che ha chiesto il Partito dei comunisti? Stiamo parlando di una frase sbagliata e stiamo parlando di un partito che non esiste più se non per qualche rappresentante. Se vogliono mi vengano ad attaccare in giunta sui fatti concreti. Se mi attaccano politicamente va bene ma se mi attaccano per Facebook vuol dire che non altro nulla da aggiungere”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Renzo Gattegna, presidente dell'Ucei (Unione comunità ebraiche italiane), che si è rivolto al sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena e al segretario del Pdl, Angelino Alfano, "affinché vigilino attentamente per evitare che simili episodi si possano ancora ripetere ad opera di appartenenti al loro gruppo politico. Non ha molta importanza precisare che Roberto Benigni non è ebreo, perché in ogni caso si tratta di una persona amica e perché le frasi pronunciate dall'assessore sono inaccettabili e sono il chiaro segnale del perpetrarsi di quei pregiudizi anti-ebraici che noi tentiamo ogni giorno di contrastare con un'azione culturale che faccia conoscere il grande apporto dato dagli ebrei alla civiltà italiana ed europea. Pur prendendo atto delle scuse che sono state formulate, per quelle espressioni che riprendono luoghi comuni ispirati alle ideologie razziste di stampo nazista e fascista, non possiamo non rimarcare che queste costituiscono gravi offese alla dignità, alla sensibilità e alla memoria storica degli ebrei".
Per il momento mi fermo qui in attesa di sviluppi.
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