Continuiamo a chiederci cosa ne pensi, oltre al sindaco di Reggio, Demetrio Arena, anche il Presidente Scopelliti, del quale ricordiamo l'affetto e la vicinanza alla Comunità ebraica, in particolare ad una festa di Chanukkah di qualche anno fa a Roma; come ricordiamo la cordialità con cui ha invitato e accolto a Reggio il Presidente e il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma.
Speriamo in una sua sollecita e vigorosa presa di posizione.
Dal Corriere della Calabria
Il segretario di Scopelliti ribadisce: «Benigni ebreo e comunista»
Giuseppe Agliano, componente della segreteria particolare e politico di stretta fiducia del governatore calabrese, rilancia via Facebook le pesantissime offese di Luigi Tuccio e rincara la dose
Giuseppe Agliano
Mentre gli insulti a Roberto Benigni registrano un'indignata reazione e una ferma condanna in tutto il Paese, con la durissima presa di posizione del presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, nuove frasi antisemite arrivano dal Pdl calabrese. E questa volta, addirittura, ad attaccare il comico toscano, definito con disprezzo «ebreo e comunista», è un esponente di primissimo piano della segreteria particolare del presidente della Regione Scopelliti: Giuseppe Agliano.
A destare ancora più scalpore è il fatto che Agliano, già assessore comunale di Reggio Calabria, ex missino ed ex aennino, abbia ribadito l'attacco a Benigni nel commentare su Facebook le scuse dell'assessore all'Urbanistica di Palazzo San Giorgio, Luigi Tuccio, alla comunità ebraica. «Caro Luigi, l'odg da te ritirato lo faccio mio: Benigni ebreo comunista!». Queste le parole di Agliano, da sempre considerato una sorta di “alter ego” di Scopelliti, un uomo di strettissima fiducia del governatore che infatti non ha esitato a inserirlo nella più recondita e delicata “stanza dei bottoni”: la segreteria particolare di Palazzo Alemanni. Lo stesso Agliano, peraltro, è stato recentemente citato dal collaboratore di giustizia Roberto Moio, durante il processo “Testamento”, che lo ha indicato tra i politici che sarebbero stati elettoralmente sostenuti dalla 'ndrangheta del quartiere reggino di Archi. Pentito che è stato querelato dall'esponente politico del Pdl.
A sottolineare il nuovo attacco antisemita è ancora una volta il segretario reggino del Pdci, Ivan Tripodi, che in una nota afferma: «Al di là della stranezza sintattica, una cosa è chiara: continuano a offendere violentemente gli ebrei e i comunisti. Insomma, hanno vergognosamente gettato la maschera, senza alcun ritegno e nessuna remora. Ci troviamo, evidentemente, di fronte a personaggi che, con vergognoso orgoglio e con un incredibile senso di sfida, esprimono la loro convinta appartenenza ideologica alle idee nazi-fasciste e anticomuniste. Questi sono gli uomini e le idee del tanto declamato “modello-Reggio”, vale a dire un covo di intolleranti razzisti e anti-semiti. Si utilizzano, indegnamente, ancora una volta e senza alcun problema, le parole ebreo e comunista come termini per offendere e dileggiare il prossimo».
«Da reggini e calabresi – aggiunge Tripodi – ci vergogniamo infinitamente. Con orgoglio possiamo tranquillamente affermare che i cittadini di Reggio e della Calabria si vergognano profondamente di Tuccio e di Agliano e respingono con convinzione le loro parole. A questo punto non ci possono essere scuse o giustificazioni di sorta: il sindaco Arena deve immediatamente revocare dall’incarico di assessore l'insensibile Tuccio e il presidente Scopelliti deve cacciare dalla sua segreteria particolare il componente Agliano».
A destare ancora più scalpore è il fatto che Agliano, già assessore comunale di Reggio Calabria, ex missino ed ex aennino, abbia ribadito l'attacco a Benigni nel commentare su Facebook le scuse dell'assessore all'Urbanistica di Palazzo San Giorgio, Luigi Tuccio, alla comunità ebraica. «Caro Luigi, l'odg da te ritirato lo faccio mio: Benigni ebreo comunista!». Queste le parole di Agliano, da sempre considerato una sorta di “alter ego” di Scopelliti, un uomo di strettissima fiducia del governatore che infatti non ha esitato a inserirlo nella più recondita e delicata “stanza dei bottoni”: la segreteria particolare di Palazzo Alemanni. Lo stesso Agliano, peraltro, è stato recentemente citato dal collaboratore di giustizia Roberto Moio, durante il processo “Testamento”, che lo ha indicato tra i politici che sarebbero stati elettoralmente sostenuti dalla 'ndrangheta del quartiere reggino di Archi. Pentito che è stato querelato dall'esponente politico del Pdl.
A sottolineare il nuovo attacco antisemita è ancora una volta il segretario reggino del Pdci, Ivan Tripodi, che in una nota afferma: «Al di là della stranezza sintattica, una cosa è chiara: continuano a offendere violentemente gli ebrei e i comunisti. Insomma, hanno vergognosamente gettato la maschera, senza alcun ritegno e nessuna remora. Ci troviamo, evidentemente, di fronte a personaggi che, con vergognoso orgoglio e con un incredibile senso di sfida, esprimono la loro convinta appartenenza ideologica alle idee nazi-fasciste e anticomuniste. Questi sono gli uomini e le idee del tanto declamato “modello-Reggio”, vale a dire un covo di intolleranti razzisti e anti-semiti. Si utilizzano, indegnamente, ancora una volta e senza alcun problema, le parole ebreo e comunista come termini per offendere e dileggiare il prossimo».
«Da reggini e calabresi – aggiunge Tripodi – ci vergogniamo infinitamente. Con orgoglio possiamo tranquillamente affermare che i cittadini di Reggio e della Calabria si vergognano profondamente di Tuccio e di Agliano e respingono con convinzione le loro parole. A questo punto non ci possono essere scuse o giustificazioni di sorta: il sindaco Arena deve immediatamente revocare dall’incarico di assessore l'insensibile Tuccio e il presidente Scopelliti deve cacciare dalla sua segreteria particolare il componente Agliano».
Nessun commento:
Posta un commento