Da Radio Messina Sud
Un romanzo che farà discutere
psicologiche e sociali attuali, il confine fra finzione e realtà e' impercettibile, quasi non esiste. E' pertanto il caso che sta suscitando questo romanzo, opera singolare, 19 dicembre 2009 - Può capitare in genere, quando si legge un romanzo, di comprendere subito che i personaggi all'interno dell'opera, sono decisamente 'staccati' dalla vita reale o contestuale. Ma quando quest'ultimi sono inseriti ed accerchiati in incandescenti fenomenologiepoichè i personaggi, nella loro complessità, sono all'interno di un vortice di personaggi e problematiche forti reali. Non è stato difficile percepire, il grado elevato di discussione che scatenerà LE VISCERE DELLA LIBERTA', il romanzo di Domenico Romeo edito da Arduino Sacco, per le tematiche controverse a cui si sbilancia. I personaggi, descritti nell'opera attraverso una sequela di azioni che contraddistinguono i loro profili soggettivi psicologici marcati, sono una giovane pittrice di ideologia stalinista che si reca in Palestina per diventare Kamikaze ed un giovane dei servizi segreti italiani di origine ebraiche. Ciò che può attirare il lettore è la perfetta ricognizione dei luoghi e dei personaggi incarnati in in contesto sociale di sovversione e delirio ideologico che partendo dalla Sicilia (definita 'araba nell'animo' nell'opera), si sposta verso Roma e Gerusalemme, dove i servizi segreti assumono un ruolo quasi centrale nelle spirali degli odi religiosi di massa. Il tutto, in un coacervo di emozioni continue, dove sputano incredibili e reali verità afferenti alle intelligence guidate da Ajmadinejad, il discusso leader iraniano, fino a toccare all'apice dei contenuti con alcuni documenti che inchiodono la chiesa cattolica per le fonti di odio innescate, il mondo islamico e quello giudaico per sconcertanti verità relative ai tentativi di acquisizione del potere mondiale.
In questo moderno ed attuale romanzo il coinvolgente intreccio fra personaggi e servizi segreti, raggiunge il massimo quando spunteranno fuori i documenti (reali) dei cosidetti negazionisti, i quali negano l'olocausto agli ebrei; all'interno dell'opera, si interpreta chiaramente che tali documenti vengono adoperati dalle intelligence del medio oriente, come uso strumentale della scienza, in quelle che vengono chiamate 'le ideologie del crimime'. Passaggio altisonante dell'opera, è la descrizione del compianto Giovanni Paolo II, non come formale figura istituzionale distaccata, ma quale interprete di una conoscenza addentrata e fattiva di quel mondo, nel trinomio ideologie-del crimine-servizi segreti-psicologia di massa relative agli odireligiosi. Altro passaggio interessante del romanzo, è la descrizione di come il termometro dell'antisionismo in italia si sia spostato da destra verso sinistra, a causa della deriva ideologica in cui si è imbattuta una certa forma ideologica della destra. Un romanzo che, insomma, non risparmia nessuno, ma che scende dritto nell'animo del lettore per la forza ed il convincimento di come vengono improntate determinate tematiche in forma diretta e di come le trame riconducono alle problematiche odierne senza passaggi od oscuramenti.
L'autore, Domenico Romeo, un operatore per la ricerca forense in ambito scientifico-criminologico, è consapevole che sta già suscitando una bufera ed il suo lavoro è stato definito da ambiti della critica, un'autentico caso letterario scomodo a parecchie verita' artefatte di oggi.
L'opera, per adesso è stata diffusa a Roma, Reggio Cal, Villa S. Giovanni, Lamezia Terme e nel frattempo che raggiunga la diffusione in ogni città d'Italia, si può ordinare dal sito Arduino Sacco.
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