ECCOMI
di Rav Umberto Piperno
Rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli
da Sullam, n. 154
Foto da MyJewishLearning
Non è solo il titolo dell’ultimo
libro di Yonathan Safran Foer: “Hinneni” rappresenta il rapporto vitale tra la
tradizione ebraica, il rapporto generazionale e quello di Israele con il suo
Padre Celeste.
Nel brano meraviglioso di Genesi
XXII il secondo giorno di Capodanno leggiamo l’episodio della Legatura di
Isacco, erroneamente chiamato sacrificio: in soli undici versi per tre volte
Abramo pronuncia la parola “hinneni” - “eccomi”. Appena il Signore lo chiama
per nome Abramo risponde “eccomi” senza sapere che sarebbe stato sottoposto ad
una prova nella quale avrebbe messo in pericolo la sua discendenza ed il suo
futuro. Non si tratta di una leggerezza né di una fede cieca e sorda ai
sentimenti ma di una consapevolezza di dover compiere una mizvà dopo una libera
scelta in piena coscienza delle alternative al messaggio divino. La seconda
occasione é fornita dalla richiesta di Isacco condensata in un monosillabo
“Avi” a cui Abramo risponde: “Eccomi” Isacco si rivolge al padre chiamandolo
“Avi” padre mio ed Abramo risponde “hinneni beni” “Eccomi, figlio mio”. Quale
sia il contenuto drammatico dietro queste espressioni possiamo solo immaginarlo,
ma la Torà non ce lo rivela.
Il midrash riempe questo vuoto
come continuazione del dialogo tenutosi nei tre giorni di viaggio.
Immaginiamo un vecchio padre che
si deve distaccare improvvisamente dal figlio tanto desiderato sapendo che ci
sarà un evento drammatico che farà morire il figlio. Rivelare o non rivelare lo
scopo del viaggio? Il midrash immagina che padre e figlio non parlino del presente,
anzi non affrontano per nulla l’argomento contingente preferendo il silenzio.
Allora di che parlano? Certamente
di Torà.
Abramo spiega le norme
dettagliate del libro del Levitico per alludere al presente. Entrambi camminando
insieme nelle vie del Signore non rinunciano ai sentimenti e per questo
supereranno la prova. Abramo costituisce il prototipo del genitore e dell’educatore
ebreo che deve essere sempre pronto a dire eccomi figlio mio, sono qui accanto
a te non solo nei momenti difficili ma sono pronto a condividere con te il
cammino futuro.I terzo “hinneni” è la risposta definitiva che Abramo dà
all’angelo che gli ferma la mano chiamandolo due volte “Avraham Avraham”, perché
mai l’angelo deve chiamarlo due volte? Mentre il Signore lo chiama una sola
volta? In altri casi in cui abbiamo “Moshè Moshè” i maestri spiegano che si
tratta di un’espressione altamente affettiva, in questo contesto crediamo
invece che proprio in quel momento Abramo superi la prova, credere all’Angelo che
gli dice di non agire né di compiere alcun gesto sul figlio piuttosto che
obbedire all’ordine divino. Quanti eserciti nella storia che in nome di un
cosiddetto “messaggio divino” profanano il suo nome con violenze e stragi?
Quando ed a chi dobbiamo dire Eccomi? Siamo disposti a rivedere le nostre
posizioni, i nostri programmi, le nostre sicurezze? Questo è il messaggio
fondamentale di Rosh-ha-shanà e dei giorni terribili, mettersi in discussione,
ripartire da zero con generosità e disponibilità, ciascuno deve rispondere a se
stesso, ai suoi familiari, alla comunità, al popolo ebraico ed alla umanità
intera, dicendo Eccomi, sono pronto con tutta la mia personalità, la mia
coscienza, la mia individualità a mettermi a disposizione delle necessità
altrui e particolarmente della tradizione ebraica, sono pronto ad essere un anello
insostituibile della catena della tradizione, per trasferire a nipoti e
pronipoti le benedizioni divine ed i meriti dei tre Eccomi pronunciati da
Abramo per tutte le generazioni.
Shalom
e Shanà Tovà
Il videocommento di rav Pinchas Punturello
Il videocommento di rav Pinchas Punturello
Rosh haShanah
2-4 ottobre 2016
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Domenica
2 Ottobre
29 Elul
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Si recitano le selichòt, preghiere di supplica, la mattina
presto; dopo shachrìt - la tefillà del mattino - si recita l’hataràt nedarìm, l’annullamento dei voti.
Siccome l'anno uscente è un anno Sabbatico, dopo l'annullamento dei voti
si fa un pruzbul, un procedimento che rende i debiti privati in pubblici trasferendoli
al Bet Din, la Corte Rabbinica.
Donne e ragazze accendono le candele prima del tramonto e recitano due
benedizioni, clicca qui per il testo e qui per gli orari di Moed nella tua città. Se
si accende dopo il tramonto, è necessario farlo da una fiamma che è stata
accesa prima dell'entrata della festa.
Dopo le preghiere serali ci si augura a vicenda "Leshanà tovà
tekatev v'etachetem - Che tu sia scritto e sigillato per un buon
anno!"
Si recita il kiddùsh, su un bicchiere di vino o di
succo d'uva, per santificare la festa. Si lavano le mani (netilàt yadaim) e
si recita la benedizione di ‘motzì’ su due challòt intere. Molti usano
preparare challòt rotonde per simboleggiare il ciclo della vita. Dopo aver
recitato il ‘motzì’, s'intinge la challà nel miele e successivamente
s'intinge nel miele anche un pezzo di mela dolce, pronunciando la benedizione
"boré perì haetz" e dicendo, prima di mangiarlo, "Yehì ratzon
shetechadesh aleinu shanà tovà umetuka" (possa la Tua volontà rinnovarci
un anno buono e felice).
Si prosegue con il Sèder di Rosh Hashanà, che consiste nel
mangiare diverse pietanze, alcuni tipi di frutta e verdura che sono di buon
augurio per l'anno a venire. I cibi che si mangiano durante questo sèder
cambiano a seconda delle usanze.
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Lunedi
3 Ottobre
1 Tishrei
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Lettura del Sefer: Genesi 21,1-34; Numeri 29,1-6.
Haftarà: Samuele I 1,1-2,10.
Preghiera del mattino (shachrít). Dopo la lettura del Sefer Torà si
suona lo Shofàr: ciò rappresenta l’incoronazione del Sig-re come nostro Re. È
questa la mitzvà del giorno: ogni ebreo, uomo, donna, bambino, adulto, deve
ascoltare il suono dello Shofàr, è proibito parlare dall'inizio delle
benedizioni dello Shofar fino ai suoni finali di Mussaf, incluse.
I kohanìm, sacerdoti, benedicono i presenti con la benedizione
sacerdotale durante la preghiera di musàf.
Si mangia un pranzo festivo e si intinge la challà nel miele.
Nel pomeriggio, dopo minchà, ci si reca in riva ad un fiume o ad un lago,
presso una sorgente o in riva all'oceano e si recita il tashlìch. Dicendo la preghiera di tashlìch, si gettano via
simbolicamente i propri peccati e ci si purifica da essi. L'acqua è il
simbolo della Misericordia Divina che fluisce dall'alto verso il basso.
L'occhio aperto del pesce ci ricorda un altro Occhio sempre aperto. Al
termine di questo rituale, che ha un'origine mistica, gli uomini scuotono i
bordi del tallìt katàn.
Donne e ragazze accendono le candele e recitano due benedizioni, clicca qui per il testo e qui per gli orari di Moèd nella tua città. Se
si accende dopo il tramonto, è necessario farlo da una fiamma che è stata
accesa prima dell'entrata della festa. Sul tavolo dovrebbero essere presenti
il frutto nuovo che si mangerà dopo kiddùsh, mentre si recita la berachà di
Shehecheyanu, è necessario tenere in mente il nuovo frutto. Ciò concerne
anche la recitazione di Shehecheyanu durante il kiddùsh, quando si dovrà
avere la stessa intenzione.
Si recita il kiddùsh, si fa il ‘motzì’ e si mangia una delle primizie di
stagione su cui poter recitare la benedizione di ‘shehecheianù’.
Si intinge la challà nel miele.
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Martedi
4 Ottobre
2 Tishrei
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2° giorno di Rosh Hashanà
Lettura del Sefer: Genesi 22,1-24; Numeri 29,1-6.
Haftarà: Geremia 31,1-20.
Dopo la lettura del Sefer si suona lo Shofàr, che ha lo stesso
significato del primo giorno ed è la stessa mitzvà con la stessa importanza
del primo giorno. È questa la mitzvà del giorno: ogni ebreo, uomo, donna,
bambino, adulto, deve ascoltare il suono dello Shofàr, è proibito parlare
dall'inizio delle benedizioni dello Shofar fino agli suoni, tekiòt, finali di
Mussaf, incluse.
I kohanìm, sacerdoti, benedicono i presenti con la benedizione
sacerdotale durante la preghiera di musàf.
Si mangia un pranzo festivo e si intinge la challà nel miele.
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Mercoledi
5 Ottobre
3 Tishrei
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Digiuno di Gedalià
Il digiuno inizia all’alba e termina all'uscita delle tre stelle. Ricorda
l’uccisione di Ghedalià, l’ultimo governatore di Israele. Uomini e donne dal
età di bar/bat mitzvà digiunano in questo giorno.
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Da Torah.it
Commenti
Le Selichot
Le Selichot secondo
l’uso della Comunità di Roma
tradotte da Elio Piattelli e rav Alberto Avraham Piattelli
Le Selichot dal vivo
al Tempio Maggiore di Roma, audio
Le Selichot, una preghiera individuale e collettiva
per meditare prima dell’alba.
lezione audio
di rav Elio Toaff z”l
Selichot
italiane
lezione (in ebraico) del M° Jacov Di Segni,
video
Commenti
Yamim Noraim
Riti, usanze, leggende, racconti
ebook del Rabbinato di Roma
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Augusto Segre
Fede ed Azione
ebook su Rosh haShanà e Kippur
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Yarkei Kallah 5770
10 giorni per salvare il mondo
Una serie di lezioni audio sui Iamim Noraim
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Yarkei Kallah 5774
Le porte della Teshuvà
Una serie di lezioni audio sulla Teshuvà
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Discorsi sullo Shemà
(con approfondimenti sulle feste di Tishrì)
Jonathan Pacifici, testo
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La legatura di Isacco: sogno o
realtà?
Lezione di Rav Gianfranco Di Segni, testo
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Discorso per Rosh haShanà 1950
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Discorsi su Rosh haShanà
Jonathan Pacifici, testo
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Derashot per Rosh haShanà 5774
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lettura di rav Elio Toaff z”l
rav Elio Toaff, rav Riccardo Di Segni, rav Alberto Piattelli
Il Seder di Rosh haShanà
Antico testo per il Seder
di origine veneziana, immagine
Il Kiddush
Lo Shofar
rav Riccardo Di Segni, tokean rav Alberto Funaro
I suoni dello Shofar, video
La struttura dei suoni 1, video
La struttura dei suoni 2, video
Il suono dello Shofar
secondo il rito italiano di Roma
un libretto di rav Nello Pavoncello
rav Gianfranco Di Segni: L’aspro scambio di lettere tra
L’artigiano dello Shofar
Come si produce uno Shofar
video della
TV Aruz1 (in ebraico)
Iom
Teruà
lezione audio
del M° Cesare Efrati
Appunti su Rosh haShanà
Il Tashlich
Il Tashlikh di Rosh ha Shanà, ebook
a cura del rav Benedetto Carucci Viterbi
L’uso del Tashlikh a Rosh ha Shanà
Il Tashlich di Rosh haShanà
Le Tefillot al Bet haKeneset
Il Machazor per Rosh haShanà
edizione curata da rav Hillel Sermoneta ed Angelo Piattelli
rito italiano secondo l’uso di
Gerusalemme
Il giorno di Rosh haShanà e la tefillà
Jonathan Pacifici, testo
Le tefillot di Rosh haShanà
Le Parashot per i due
giorni
il testo,
primo
Sefer, primo giorno, audio, Mario Sonnino
secondo Sefer per entrambi i giorni, audio
Le Haftarot per i due
giorni
il testo,
Untanè
Tokef
Joseph Taché
U-Netané Tokef
Un poema per i Giorni Terribili, ebook
La Tefillà al Parnasà
la preghiera per gli alimenti
Piutim
per Shachrit
Shefal
Ruah
inno mattutino per Rosh haShanà e Kippur di rito romano-spagnolo
Iozer
del
secondo giorno
Introduzione allo Shofar
Ripetizione della Amidà di Shachrit
Ripetizione della Amidà di Musaf
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