Calabria judaica - Sud ebraico

Calabria judaica ~ Sud ebraico
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione

Secondo una leggenda, che attesta l'antica frequentazione orientale della nostra regione, Reggio fu fondata da Aschenez, pronipote di Noé.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; a
ttraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.

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venerdì 8 marzo 2013

Convegno sulla Scuola medica salernitana



Il 15 Aprile 2013, h. 9,00 - 17,00 a Salerno, presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Medici di Salerno
Via Santi Martiri Salernitani, 31
si terrà il convegno sul tema

 La Scuola Medica Salernitana
come punto di incontro tra culture:
passato e presente

Il professor Giancarlo Lacerenza, Direttore del Centro studi ebraici dell’università L’Orientale di Napoli, terrà una relazione sul tema “Gli ebrei e Salerno: fonti, documenti, tradizioni”

Il professor Gabriele Mancuso svolgerà una relazione su “Medico, astrologo, filosofo, rabbino: l’immagine di Donnolo nella tradizione e nell’immaginario ebraico, dall’Italia al Nord Europa”

Alla tavola rotonda che si avrà luogo nel pomeriggio, sul tema “Testamento biologico e accanimento terapeutico: confronto di opinioni”, parteciperà rav Scialom Bahbout, Rabbino capo di Napoli e del Meridione

Da SynergieComunicazione 


La leggenda della Scuola Medica Salernitana racconta che la sua fondazione sia dovuta a quattro saggi: l’ebreo Helinus, il bizantino Pontus, il musulmano Adela e il latino Salernus.
L’evidenza storica dimostra che Salerno è stata un centro dove molteplici culture si sono incontrate ed il loro sincretismo ha fatto sì che questa antica scuola di medicina fosse rinomata in tutto il mondo.
In particolare, nell’alto medioevo la presenza di una comunità ebraica nella città di Salerno è ampiamente documentata, così come la sua influenza sulla cultura medica locale.
Argomento dell’incontro della prima sessione sarà la riscoperta del contributo nel campo della medicina e negli usi della vita quotidiana degli Ebrei salernitani.
La seconda sessione, invece, tratterà un argomento di natura etica attualmente controverso, il testamento biologico e l’accanimento terapeutico, che si vuole affrontare, in un’ottica multiculturale nel rispetto del diverso sentimento e valore religioso o laico, in una tavola rotonda di confronto tra le diverse visioni in un’ epoca in cui il medico non ha più un rapporto paternalistico con il paziente.

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